Nella zona della bassa Valdichiana senese, durante uno dei numerosi controlli effettuati dalla Guardia di Finanza di Siena per il contenimento del contagio da Coronavirus, sono state individuate e poste sotto sequestro 670 mascherine “FFP2” importate dalla Cina, distribuite sul territorio nazionale da un’azienda toscana.

I dispositivi medici, sprovvisti di marchio “CE”, erano corredati da una certificazione emessa da ente non autorizzato; inoltre, per gli stessi non era stata richiesta dall’importatore la validazione straordinaria ed in deroga, prevista dall’art. 15, comma 3, del D.L. NR. 18/2020.

Il responsabile della violazione è stato denunciato, ai sensi dell’art. 517 c.p., per aver posto in vendita prodotti con segni distintivi atti ad indurre in inganno il consumatore sulla qualità del prodotto.

“Si profila alta l’attenzione sulle fenomenologie distorsive del mercato legate alla commercializzazione dei dispositivi di protezione personale, quali mascherine e guanti. In tale logica proseguono i riscontri in tutta la provincia a contrasto della contraffazione e all’abusivismo commerciale, al fine di reprimere la vendita di prodotti non certificati, oltre che prevenire ingiustificati rialzi dei prezzi di vendita di prodotti sanitari evitando potenziali manovre speculative tese a conseguire un indebito vantaggio economico a danno dei consumatori – spiega la GdF: “L’attività, che proseguirà incessante su tutto il territorio, conferma ancora una volta il costante presidio attuato dalle Fiamme Gialle senesi a tutela della salute pubblica, coerentemente alle linee di indirizzo impartite dall’autorità di vertice del Corpo ed al ruolo della Guardia di Finanza, sempre più polizia sociale, completamente protesa verso il cittadino onesto e l’impresa regolare che protegge, tutela e rassicura”.

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