“Dovendo prendere atto del più evidente tradimento e fallimento della sua esperienza amministrativa di “civismo progressista” tramutatasi ben presto in “pseudo civismo populista” aggregatore di consorterie ed opportunismi , il sindaco uscente è andato a chiedere soccorso alla “cattiva politica” che si è prestata a fornirgli protezione e tutela sotto forma di ex assessori di destra (ben tre ) responsabili ,con la giunta Lunardini, del dissesto del Comune ;sotto le sembianze di Matteo Renzi che lo ha preso sotto la sua ala protettrice avvertendo con lui profonde affinità elettive ed infine nella persona della segretaria regionale del Pd che con l’invio del commissario ha mortificato il partito viareggino esautorandolo di qualsiasi funzione ed imponendo l’utilizzo del simbolo del partito stesso nell’ambito di quella che sarà l’ “armata Brancaleone” della sua coalizione”.

Lo scrive in una nota Fabrizio Manfredi:

“Ecco, ora il quadro è molto chiaro ed è pienamente comprensibile che la vera alternativa alla destra nelle prossime elezioni non potrà certo essere questa accozzaglia in salsa fiorentino/lucchese che ormai è essa stessa un serio problema per la città ma una coalizione progressista di viareggini e torrelaghesi che attorno alla candidatura civica di Sandro Bonaceto potrà scrivere una bella pagina nella storia politico/amministrativa del nostro Comune”.

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Elezioni a Viareggio: il Pd sosterrà Giorgio Del Ghingaro

“A Viareggio è tornata la politica. I valori del Pd e la spinta innovativa delle liste civiche, un città che guarda il futuro”