“Impianti sportivi, musica, pittura, quanti temi e quanta fantasia dalla candidata della Lega: quanta verve comunicativa che si spreca in mille parole senza alcun fondamento. Nuovi stadi da 15milioni di euro che da decenni girano sui tavoli del candidato di turno, sbandierati come progetti veri; anniversari prospettati tutti da organizzare chiudendo gli occhi sul lavoro già fatto e finito. Collaborazioni fra Enti, Istituzioni, Fondazioni… cosa sono di fronte ai sogni della signora Paci?”

E’ la candidata al consiglio comunale della lista di Giorgio Del Ghingaro, e attuale assessora alla Cultura, Sandra Mei a rispondere a Barbara Paci dopo l’annuncio di ieri:

“Signora Paci, vedo, senza alcuna sorpresa, che ancora non ha iniziato a studiare ma Viareggio è una cosa seria. Miss, mia cara Miss, diceva Totò, lei parla del futuro del nostro stadio e, sempre come Totò con la fontana di Trevi, crede che basti vendere il fumo al posto dell’arrosto. Non è così. Forse non le è chiaro che l’Amministrazione comunale si muove facendo le gare, pubbliche e trasparenti, e rispettando le normative.

Ma soprattutto, non ha idea, o forse fa finta di non averla che sarebbe anche peggio, di quanto costerebbe alla Città il suo “progetto”? Ha già in mente dove trovare risorse milionarie, oltre tutto con una pandemia ancora in atto?

Non entro nel merito del Regolamento Urbanistico da lei citato, approvato da questa Amministrazione dopo 21 anni, sia perché non è mia stretta competenza sia perché, contrariamente a quanto lei dice, consente il massimo delle destinazioni possibili a corredo degli impianti sportivi, dal commerciale ai servizi. Immagino lei non l’abbia letto. O forse fa confusione, non mi stupisce, tra Ru e Piano Strutturale, che dell’Ru detta le regole, e che non prevede ulteriore dimensionamento per l’alberghiero per l’Utoe Darsena. Per dovere di cronaca: il Piano Strutturale di Viareggio risale al 2004, allora era assessore all’Urbanistica Fabrizio Manfredi.

Intanto le dico dove noi abbiamo deciso di stanziare i soldi per lo stadio, UN MILIONE E SETTECENTOMILA EURO, per la prima volta nella storia di quell’impianto: li troverà in questi capitoli di bilancio: Manutenzione straordinaria e adeguamento Stadio cap 67800 S; Oneri urbanizzazione cap 9955 E.

Perché vede, signora Paci, da quando finalmente abbiamo potuto gestire direttamente l’impianto sportivo, l’abbiamo fatto con la massima attenzione, con grande determinazione e senza annunci. Abbiamo lavorato, semplicemente, come sempre facciamo.

Dal 2018, quando a causa di un’indagine della Procura è stata revocata l’agibilità dello stadio, abbiamo fatto lavori, verifiche e progettazioni. Adesso finalmente abbiamo il quarto completo con uno studio di vulnerabilità sismica che ci consente di programmare le opere necessarie che porteranno, e mi auguro prima possibile, ad aprire lo stadio dei Pini non solo per il calcio ma anche per l’atletica e per le manifestazioni.

Veniamo alla Cultura: la Gamc, che è museo di rilevanza regionale da pochi anni, custodisce, fra le tante bellezze, molte opere di Lorenzo Viani. La sala a lui dedicata, per scelta consapevole di questa amministrazione, è stata palcoscenico di moltissime iniziative, alcune legate al maestro, ma non solo. In sala Viani abbiamo ospitato i nostri ragazzi, le associazioni sportive, le iniziative culturali del Carnevale o del Festival Puccini. A nord della galleria c’è Viani, a sud ci sono le sale dedicate da questa amministrazione a Mose Levy e nel mezzo c’è Viareggio: così abbiamo sempre inteso e vissuto lo spazio della galleria, quel luogo di naturale interconnessione con la città che ha saputo in questi anni aprirsi alla sua bellezza e ad accoglierla in tutte le sue forme; ricorderà le bellissime mostre da Giotto a Andy Warhol passando dalla vibrante tela di Moses Levy. Signora Paci, amante dell’arte ma questa sconosciuta al museo più importante della Città.

Ah, Puccini: il Comitato per l’anniversario da lei citato, è già costituito. Arriva seconda, signora Paci. Il Vincerò di Calaf non sarà mai della Lega.

Bisogna studiare, cercare gli atti, comprendere dove si è, e solo in quel momento parlare.

Vada al mare, si rinfreschi un po’ le idee: l’estate si preannuncia calda e le chiacchiere si sprecheranno”.

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