“ La casa delle donne deve avere un luogo confortevole e centrale dove poter continuare ad operare”, queste le prime parole della candidata a sindaco Barbara Paci sull’associazione che ha visto, durante l’amministrazione Del Ghingaro, la propria sede nell’elenco dei beni alienabili da parte del comune di Viareggio.

Un colloquio privato tra donne, dove la stessa Barbara Paci ha voluto raccontare come si è sentita dopo alcune esternazioni ed appellativi usati nei suoi confronti.
“ Una violenza verbale che è in tutto e per tutto paragonabile a quella fisica, poiché ha per scopo umiliare la femminilità e il genere – racconta la candidata a sindaco di Viareggio – delle esternazioni così prepotenti e volgari anche da parte di persone che rappresentano le istituzioni che mai mi sarei aspettata di subire.
Alla casa delle donne va riconosciuto un grandissimo lavoro in termini di prima accoglienza e sostegno a tutte le donne che subiscono violenza e maltrattamenti. Un sostegno importante e concreto che dura ormai da oltre 10 anni a Viareggio. Questo servizio va assolutamente prima di tutto riconosciuto e poi tutelato. Fortunatamente nel corso della mia vita non mi è mai successo niente del genere, non posso neanche minimamente immaginare come una persona, una donna, si possa sentire dopo un maltrattamento.
Mi impegnerò, se diventerò sindaco, a tutelare il lavoro di questa associazione ed a supportarla, nel caso che la struttura dove operano al momento non risultasse più a norma, a trovare un luogo confortevole e soprattutto non periferico che possa veramente diventare un punto di riferimento per tutte le donne della città. Come donna, imprenditrice e candidata a sindaco io sostengo la casa delle donne.”

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