Nel pomeriggio di ieri gli uomini della Polizia di Stato di Viareggio hanno tratto in arresto un cittadino rumeno di 21 anni, residente a Livorno.

Il giovane si è reso responsabile di lesioni, maltrattamenti e minaccia, nei confronti di una connazionale di 31 anni, nonché di danneggiamento aggravato di alcune strutture del Commissariato, ove era stato condotto per la redazione degli atti.

Tutto è iniziato con una telefonata al 113 di una ragazza che chiedeva aiuto per minacce ricevute dal suo fidanzato. Sul posto gli uomini della volante si sono trovati di fronte ad un’animata discussione, dalla quale è emerso che la ragazza voleva chiudere la loro relazione sentimentale mentre il ragazzo, che non accettava questa decisione, le rivolgeva degli appellativi offensivi e la minacciava di morte. Gli uomini della volante hanno capito subito la gravità della situazione e sono partiti gli immediati accertamenti, dai quale è emerso che la ragazza, oltre che essere maltrattata e minacciata, era stata anche costretta a prostituirsi più volte sotto minaccia di un coltello, rinvenuto e prontamente sequestrato.

Diversi i testimoni, le cui versioni convergono verso un quadro di degrado e soprusi che continuava da tempo.

Il ragazzo, recidivo in questo tipo di condotta e particolarmente aggressivo, veniva tratto in arresto e associato al carcere di Lucca, non prima di aver danneggiato alcuni locali del commissariato con atteggiamenti autolesionisti.

La giovane rumena sottoposta a visita medica presso l’ospedale della Versilia veniva giudicata guaribile in 5 giorni.

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ultimo aggiornamento: 12-08-2020


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