“La maggioranza che non c’è più e scappa con mezzucci di bassa lega (in tutti i sensi) dalla discussione di tutti i punti delicati o pericolosi, sui quali rischiava di non avere i numeri o di sfidare le legittime attese dell’opinione pubblica”. Così i consiglieri di minoranza sul consiglio comunale.

“È una maggioranza che ha numeri stentatissimi in consiglio comunale dove per adesso regge grazie all’apporto ormai organico e blindato dell’ineffabile consiglieri Merciadri. 
È una maggioranza che non esiste più sul piano politico dove il liberi tutti è in corso. Per non discutere argomenti scottanti fermi da almeno 5 mesi si è invertito l’ordine del giorno e poi sospeso il consiglio prima della mezzanotte con un atto unilaterale che non ha precedenti”. 

Se l’esigenza di non passare la mezzanotte per evitare maggiori costi è apprezzabile e ha precedenti,  quando in passato vi erano molti punti quelli di prima e quelli prima di quelli di prima il consiglio lo facevano dal pomeriggio,  non alle 21.30 per chiuderlo due ore dopo.

Mal di poco: di rinvio in rinvio i nodi si accumulano e verranno al pettine tutti insieme; per adesso prendiamo atto di una indiscutibile debolezza.  Coluccini non ha le condizioni numeriche e politiche per affrontare i problemi enormi,  da lui creati, che ha di fronte.  Ne prenda atto, che prima se ne va e meglio è per tutti. 

Merita inoltre qualche spiegazione l’incredibile show di apertura del sindaco sui 41 punti del Ministero che hanno gettato nella paralisi il comune. 

Un intervento sguaiato che è un oltraggio alla verità,  a ciò che emerge dalle carte, alla logica e all’aritmetica.
Coluccini pensi a mandare gli atti al Ministero,  non a inventarsi numeri. 
La smentita carte alla mano dell’ex assessore Natali ha messo in evidente imbarazzo anche la maggioranza. 
Coluccini imperterrito sostiene che quelli di prima non avrebbero accantonato l’ FCDE e l’esatto importo di quasi 10 milioni è nero su bianco nelle relazioni dei revisori,  da pagina 19 a 22; Coluccini s’inventa che il calo nominale della spesa è frutto dell’eliminazione di cose insostenibili quando deriva dal fatto che nel bilancio 2019 erano stati messi notevoli accantonamenti a garanzia,  altro che sprechi: basta leggere. 

La sciatteria di un’amministrazione che non trova atti e non li sa interpretare non ha giustificazioni.  Si sbrighino a rispondere perché alle strutture tecniche del Ministero le balle non hanno cittadinanza.  
Adesso attendiamo Coluccini Montemagni e Merciadri all’ora della verità in cui per reggere dovranno prendersi la responsabilità piena e definita di un progetto politico senza arte né parteInfine ieri sera abbiamo anche scoperto in consiglio comunale dalla voce del vice-segretario facente funzioni di segretario che il presidente del consiglio comunale avrebbe dovuto inviare copia del documento del Ministero dell’Interno del 12 agosto scorso – contenete eccezioni sul bilancio stabilmente riequilibrato approvato dalla maggioranza di destra – a tutti i consiglieri comunali, cosa che non è avvenuta.

Abbiamo dovuto ricorrere ad una richiesta di accesso agli atti per averlo.

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“Massarosa C’è” è il nuovo gruppo consiliare nel centro destra.

Merciadri fa “lezione” su FB ai suoi delatori ma copia da Del Ghingaro, rabbia sul Web.