“A seguito dell’articolo inerente lo storico mercato di piazza Cavour, apparso alcuni giorni fa su le vostre pagine, sentiamo il dovere di intervenire, non solo manifestando il nostro pensiero, ma quello di gran parte dei cittadini e degli operatori economici che hanno le loro attività in quei locali”.

La nota arriva da Viareggio a Sinistra:

“L’idea progettuale presentata, che l’Amministrazione Comunale sembra aver recepito, non corrisponde alle reali esigenze dei cittadini e ad una riqualificazione armonica ed organica del contesto urbano e architettonico.Ha ragione l’architetto Allegretti, già dirigente del comune, nel ricordare i vincoli che gravano su dette strutture, considerazioni che concordiamo e riteniamo siano rispettate, il vincolo è quello monumentale, pertanto ogni passaggio progettuale deve avere preventivamente l’approvazione della Soprintendenza.Urbanisticamente il Piazzone, come viene chiamato a Viareggio, si trova nel cuore della città, delimitato ad ovest da via C.Battisti ed a est da via A.Fratti, due arterie rese pedonali, che partendo da dietro il Municipio giungono alla pineta di Ponente, quindi una delle prime cose da fare è la pedonalizzazione di una delle vie ortogonali a queste, ovvero sull’asse est-ovest, in particolare la via G. Verdi, che da piazza Dante raggiunge il viale a mare attraversando il mercato.Venendo al Piazzone dovrebbe essere liberato da tutti i chioschi e banchi e da ogni superfetazione non  facente  parte del progetto originale o meglio dei fabbricati storici, parte di queste attività dovrebbero essere collocate all’interno dei fabbricati restaurati e con nuova distribuzione interna, mentre i banchi che non potranno sopportare maggiori oneri di locazione potrebbero essere trasferiti nelle aree marginali alle vie che delimitano l’area dell’ex gasometro, rigenerando così un pezzo di città oggi abbandonata a se stessa.E’ chiaro che i fabbricati del Belluomini dovranno essere restaurati e se necessario essere posti in sicurezza, ma è altrettanto evidente che ciò vada fatto nel pieno rispetto delle leggi e della memoria architettonica, gli interventi eseguiti in questi ultimi anni sono stati penosi e realizzati nell’assoluto disprezzo storico.l’Amministrazione Comunale deve procedere con la massima trasparenza e con tempi certi ad un nuovo progetto urbanistico e architettonico.Detto progetto deve essere realizzato tramite un pubblico concorso per idee, perché oltre al restauro e alla riorganizzazione degli spazi interni dei fabbricati, si dovrà procedere alla progettazione della piazza, trovando aree di riposo, di incontro e non per ultimo di socializzazione.Il tutto dovrà essere parte integrante della pedonalizzazione  di via Verdi, creando anche una pista ciclabile che in futuro, tramite un nuovo sottopasso ferroviario avvicinerà la città alle zone emarginate ad est della ferrovia.Quindi troviamo sbagliato e pericoloso procedere con un “project financing” al recupero del mercato, non possiamo alienare un bene pubblico per trenta-quaranta anni ad un imprenditore, che giustamente fa i suoi interessi, ma non quelli della città, i mecenati sono solo nei libri di storia e di fantasia, nessuno fa niente per niente.Oggi due piccoli moduli del mercato pagano circa venticinquemila euro di affitto annuo, se pensiamo che con una progettazione organica si fanno oltre quaranta di questi moduli, potremmo avere una rendita annua di oltre un milione di euro, più che sufficiente a garantire l’accensione di un mutuo per far fronte ai costi di di ristrutturazione e restauro degli immobili, della riorganizzazione della piazza e la pedonalizzazione di via Verdi solo e soltanto in questa maniera il mercato resta ai Viareggini e al rispetto storico”.

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