Divieto di avvicinamento all’ex coniuge
Il personale della Squadra Anticrimine del Commissariato di Polizia di Viareggio, a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucca, ha proceduto all’esecuzione dell’ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Lucca nei confronti di G.M., cinquantacinquenne di Camaiore. Il provvedimento coercitivo consiste nel divieto di avvicinamento alla ex moglie ed al figlio minorenne, con l’avvertenza che in caso di inosservanza la misura sarà quella più estrema del carcere.
La convivenza tra i coniugi, benchè separati di fatto in casa da circa 2 anni, si era resa necessaria per motivi economici .
Nel 2018, la donna riferiva al marito di volersi separare giudizialmente.
Da quel momento i litigi diventavano sempre più frequenti ed il comportamento dell’uomo generava, nei confronti della donna, e spesso in presenza del figlio minore, una serie di atti vessatori che cagionavano una serie di privazioni, sofferenze, umiliazioni, incompatibili con una normale condizione di vita.
L’apoteosi del brutale comportamento si verificava nel periodo delle stringenti misure per il covid-19, allorchè l’uomo giungeva a sporcare lo spazzolino da denti della donna con delle feci.
In seguito, la donna, in occasione di un ulteriore episodio di violenza, superava ogni barriera e chiamava il 113.
Gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Viareggio intervenivano e riscostruivano il quadro storico dei reati di maltrattamento, violenza privata e lesioni (avendo la stessa avuto traumi corporali agli arti superiori ed al bacino).
Tempestivamente veniva informata la Procura della Repubblica di Lucca che disponeva immediatamente la misura applicata.
Da qui l’invito delle forze dell’ordine a superare le barriere della “paura” prima che le situazioni degenerino ulteriormente, come nel caso della malcapitata donna che così vede restituirsi la propria dignità innanzitutto. Oltre ad una vita normale col proprio figlio.
