“In un comune ideale, con un’amministrazione ideale, un sindaco ideale, all’inizio di questa seconda ondata, avrebbe già convocato i consiglieri di maggioranza e di opposizione o i capigruppo, le associazioni, le categorie, i sindacati, anche in conference call, per fare il punto della situazione e per decidere insieme quali misure mettere in campo nell’immediato per affrontare la situazione nel migliore dei modi su scuola, commercio, sport, etc., prevenire ulteriori criticità, trovare soluzioni per risolverle, prevenire. Per ora niente di tutto questo”.

Così Damasco Rosi e Simona Barsotti, capogruppo e consigliera comunale del Partito Democratico, intervengono sull’emergenza Covid e sulla necessità di condividere informazioni e provvedimenti in merito alle misure per contrastare gli effetti del coronavirus sul territorio.

“Ci auguriamo – proseguono i consiglieri di minoranza – che la diffusione dell’epidemia rallenti ma temiamo che non sia così e che ci attenderanno mesi duri dal punto di vista sanitario, economico e sociale.
Per questo e a maggior ragione serve su questo tema il massimo della condivisione delle informazioni e delle scelte. Serve un lavoro comune, anche a livello versiliese, per fronteggiare insieme il difficile momento di emergenza nazionale che produce contagi e diffuse preoccupazioni”.

“Avvertiamo, in questo frangente, come lo abbiamo avvertito già nella primavera scorsa – proseguono i democratici – il bisogno di andare oltre qualsiasi steccato di appartenenza e ruolo amministrativo di maggioranza/opposizione e oltre i confini comunali perché – pur ciascuno conservando le proprie sensibilità e le proprie storie – tutti possano cooperare in modo che la comunità di Massarosa e le comunità della Versilia possano far fronte comune e compatto contro il COVID-19. Siamo territorio omogeneo, sarebbero deleteri metodi, strumenti e priorità eterogenei e frastagliati: sarebbero incomprensibili e ingiustificati dinanzi ai bisogni espressi dalle famiglie e dalle attività.

“Chiamiamola “unità di crisi”, “centro operativo”, chiamiamola come vogliamo – concludono Rosi e Barsotti – importante è avere una regia comune sulle decisioni strategiche e sull’individuazione delle soluzioni migliori, per farci trovare pronti nelle riposte ai bisogni e nella gestione a livello locale delle decisioni del Governo. Stigmatizziamo chi soffia sul fuoco della paura e alimenta il conflitto sociale in un periodo delicato come questo con le parole e con le azioni, vogliamo che prevalga invece il senso di responsabilità. Ci auguriamo che in tempi rapidi possa essere presa un’iniziativa in tal senso, la impone il buon senso. Noi la sollecitiamo e la solleciteremo”.

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