La capogruppo del gruppo misto, Barbara Paci, membro della commissione
attività produttive, durante la riunione di giovedì scorso ha
evidenziato importanti lacune e limiti della proposta per il nuovo
regolamento comunale della “Consulta per lo sport” che ha voluto
articolare con maggiore precisione e chiarezza in modo da rendere
pienamente espletabili le funzioni “propositive e consultive” per le
quali la consulta  viene istituita.

“ Ho partecipato alla commissione attività produttive sul tema del
regolamento comunale della Consulta per lo sport – esordisce Barbara
Paci – dove le mie indicazioni sono state accolte con interesse da
parte dell’assessore e dalla presidente della commissione.
Un regolamento a parere mio con limiti e lacune importanti che con il
mio intervento ho cercato di colmare in maniera propositiva in attesa
di vedere l’emendamento che la maggioranza produrrà includendo,
auspico, anche queste mie indicazioni emerse in commissione  in vista
della presentazione nel prossimo consiglio comunale.
Mi sono soffermata soprattutto su due punti che ritengo fondamentali:
Chi ha l’autorità di convocare questa consulta per lo sport e
l’assenza di alcune figure tecniche che dovrebbero assolutamente fare
parte di questo tavolo di lavoro.


La proposta di regolamento indica che unicamente e dunque
arbitrariamente solo il presidente, cioè il sindaco o l’assessore da
lui delegato ha la facoltà di convocare la Consulta. Per attivare
appieno e in maniera democratica il suo ruolo propositivo, la Consulta
deve poter essere convocata anche solo su proposta dei membri
dell’assemblea e indetta obbligatoriamente almeno una volta l’anno.
Solo in questo modo si garantisce una apertura nei riguardi della
città e di tutte le associazioni che vi partecipano.
Un altro problema che ho riscontrato e che mi sembra importante da
sottolineare è il mancato richiamo del regolamento alla necessaria
presenza di  rappresentanze “tecniche” permanenti all’interno
dell’assemblea. Solo indicandone alcuni: un membro provinciale del
CONI, un rappresentante del servizio di medicina dello sport e un
rappresentante dell’ex provveditorato agli studi (rappresentante
servizi amministrativi) per sancire un legame diretto proprio con il
mondo dei ragazzi negli istituti scolastici. Queste, ed altre figure
da valutare, a mio avviso necessarie, dovrebbero presiedere a tutte le
riunioni, assieme ai rappresentanti delle associazioni sportive come
già indicato dal regolamento.

Infine sottolineo con grande dispiacere la mancanza nel regolamento di
ogni esplicito riferimento o inclusione in questo organo, di un
rappresentante ufficiale e delle associazioni che operano nell’ambito
sportivo per i diversamente abili per i quali lo sport è uno stimolo
importantissimo.”

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