VIAREGGIO. Sette indagati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, concorso nel reato e recidiva. Questi i reati a vario titolo contestati a conclusione di una attività investigativa condotta dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Viareggio.

Nei confronti dei sette soggetti è stata emessa un’ordinanza di applicazione di misura cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lucca, dottoressa Antonia Aracri, su richiesta del pubblico ministero della procura della repubblica di Lucca, dottoressa Elena Leone, che ha condiviso a pieno gli indizi di colpevolezza raccolti dai carabinieri di Viareggio a conclusione di una articolata attività d’indagine.

I destinatari del provvedimento, un italiano e gli altri marocchini, tutti già noti per reati inerenti gli stupefacenti, gestivano una fiorente attività di spaccio a Viareggio, Massarosa e Camaiore. Proprio in Versilia curavano i contatti e le cessioni delle dosi ad una fitta rete di acquirenti.

Non in luoghi prestabiliti:  lo spaccio avveniva in zone individuate di volta in volta così da non avere riferimenti ed eludere quindi eventuali controlli delle forze di polizia.

Le indagini dei carabinieri, partite a gennaio 2020 e concluse lo scorso luglio, mediante servizi di osservazione ed attività tecniche, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati nonché hanno permesso di identificare circa 50 acquirenti, in maggioranza italiani residenti in Versilia.

Le indagini, quindi, hanno permesso di accertare una quotidiana e continuativa attività di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish. Inoltre due degli indagati sono ritenuti responsabili del reato di riciclaggio in concorso. I Carabinieri infatti, nei loro confronti, hanno proceduto al sequestro preventivo di una Mercedes-Benz del valore di circa 30 mila euro, perché acquistata dagli stessi in Germania con somme di denaro in contanti provento dell’illecita attività di spaccio, con la successiva intenzione di esportarla in Marocco dove poi sarebbe stata rivenduta.

Alle prime luci dell’alba di stamani, i militari dell’Arma, supportati da alcune unità antidroga dei nuclei carabinieri cinofili di Firenze e Pisa, hanno fatto scattare il blitz perquisendo le abitazioni degli indagati – nel corso delle quali sono state rinvenute alcune dosi di cocaina e hashish. Tre indagati non sono stati al momento rintracciati perché potrebbero trovarsi all’estero e sono tuttora ricercati dai carabinieri.

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ultimo aggiornamento: 19-01-2021


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