“Siamo stati chiamati, dai legali di Fs, a versare la somma complessiva di quasi 80 mila euro destinata a risarcire agli imputati le ingenti spese legali dei primi due gradi di giudizio, oltreché a pagare le spese processuali del terzo grado di giudizio”. Lo scrivono i rappresentanti per la sicurezza del lavoro di Ferrovie delle Stato che, nel corso del processo per la strage ferroviaria del 29 giugno 2009 a Viareggio, in provincia di Lucca, in cui persero la vita 32 persone, avevano chiesto la costituzione come parte civile.

“La Corte – spiegano in un cominciato – avendo escluso l’applicazione delle aggravanti previste per la violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro per l’immane disastro ferroviario, ha delegittimato tutte le parti civili di rappresentanza dei lavoratori, sindacati e RLS, già riconosciute in primo e secondo grado, con la conseguenza degli addebiti economici. E’ evidente che il pagamento di somme così elevate rappresenta un vero problema per tutti i soggetti coinvolti, ma per noi risulta un onere gravissimo, quasi insormontabile. Sottolineiamo che non abbiamo mai ricevuto un centesimo dei risarcimenti riconosciuti nei primi due gradi di giudizio”.

L’associazionedei famigliari delle vittime e dei superstiti della strage di Viareggio, Il Mondo che Vorrei Onlus, ha per questo avviato una raccolta fondi per “non lasciare da solo chi ha lottato e ogni giorno lotta per la nostra sicurezza e per far emergere la verità sulla strage di Viareggio” invitando alla sottoscrizione all’iban IT96V0760103200001053269260 intestato al ferroviere Dante De Angelis

(Visitato 102 volte, 1 visite oggi)

Gli hacker stanno prendendo sempre più di mira i siti scommesse

Versilia deserta per la Pasqua in lockdown