Blitz della polizia municipale in un locale del centro di Viareggio: il titolare è stato denunciato penalmente per somministrazione di alcolici a minori, multato per violazione della normativa anti-Covid e segnalato per la sanzione accessoria della sospensione della licenza. 

Il fatto è accaduto nella giornata di ieri, sabato 23 maggio: la polizia municipale impegnata nel contenimento della movida soprattutto legata ai ragazzi giovani e giovanissimi che ogni fine settimana affollano alcuni luoghi della città, da tempo teneva d’occhio un bar situato lungo corso Garibaldi.

Il problema principale che preoccupava gli agenti, non erano tanto gli schiamazzi più volte segnalati dai cittadini, ma il rispetto della normativa anticovid e la somministrazione di alcolici. Il bar infatti è molto frequentato, luogo di ritrovo di 15/16enni che dal pomeriggio fino alla prima serata stazionano ai tavoli e lungo il marciapiede, in un continuo via vai di ragazzini.

Dopo vari appostamenti, ieri era predisposto il controllo della pattuglia in borghese: nelle adiacenze del locale una 30ina di giovani, molti con bicchiere in mano.

«Come purtroppo spesso accade in questo casi: le mascherine erano abbassate e distanziamento inesistentecommenta la comandante Iva Pagni –. A fronte di tanti giovani ma anche tanti locali che rispettano le regole, e devo dire che a Viareggio sono la maggioranza, ne restano altri che vengono segnalati per comportamenti irrispettosi della normativa. In questo caso poi, gravissimo, risulta la somministrazione di super alcolici a ragazzini, che pur atteggiandosi a viveur, come l’età impone, di fatto sono poco più che bambini».

In particolare infatti, gli agenti hanno fermato due ragazze di 13 e 14 anni, che stavano consumando dei cocktail alcolici, una in particolare tequila.

«Le abbiamo identificate, prendendo le generalità – continua la comandante -: lunedì verranno al comando accompagnate dai genitori, per rilasciare sommarie informazioni. La madre di una delle ragazzine ci ha ringraziato per il servizio e si è riservata di denunciare il titolare del bar».

Identificate anche le due persone che in quel momento servivano al banco del bar.

La somministrazione di alcolici a minori non è cosa da prendere sottogamba per un esercizio pubblico: l’articolo 689 del Codice Penale infatti dispone che “L’esercente un’osteria o un altro pubblico spaccio di cibi o di bevande, il quale somministra, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, bevande alcooliche a un minore degli anni sedici (…) è punito con l’arresto fino a un anno (…). Se il fatto è commesso più di una volta si applica anche la sanzione amministrativa pecuniaria da mille a 25mila euro con la sospensione dell’attività per tre mesi”. Non solo, la pena è aumentata in caso di ubriachezza del minore e la condanna comporta la sospensione dell’esercizio.

I controlli della municipale continueranno nelle prossime settimane, sia con servizi mirati in borghese che con le pattuglie sempre presenti sul territorio.  

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ultimo aggiornamento: 23-05-2021


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