Dopo l’articolo di accusa di una parte del centro sinistra formato ad Sinistra comune, Massarosa Domani e Massarosa Futura dove si mostra indignazione per l’abbandono del tavolo delle trattative per la scelta del candidato a Sindaco sancendo di fatto la spaccatura nella coalizione, il Partito Democratico invia una nota stampa dove sostiene che il centro sinistra è unito.

A questo punto credo che i cittadini abbiano come noi che riportiamo integralmente la nota stampa un po’ di difficoltà a capire.
Una parte del Centro Sinistra prende atto della rottura e l’altra parte dichiara che sono uniti.

Un po’ come quando da bambini si prendevano delle infatuazioni non corrisposte: si pensava di essere fidanzati con una compagna di scuola ma lei non lo sapeva nemmeno.

Fatto sta che si è creata una diversità di visione e una confusione talmente grande che non sanno più nemmeno loro se sono uniti o sono divisi e a questo punto lo scopriremo crediamo solo alla presentazione delle liste che avverrà al più tardi entro la metà di settembre.

Troviamo comunque forzato il definire le forze di sinistra (vero) con le quali però il PD ha governato assieme per 10 anni e ha condotto battaglie fianco a fianco negli ultimi 2 anni, forze comuniste “vincolate da una logica di opposizione sistematica al centro sinistra”

Il PD interviene nella discussione:

Noi non siamo interessati a polemizzare con la forza con la quale abbiamo condotto un’opposizione vincente e convincente alla peggiore amministrazione mai vista a Massarosa. Però deve essere chiaro all’opinione pubblica che abbiamo condotto ogni sforzo per raggiungere un’intesa che per noi è ancora possibile.  

Ma a questo punto,  dopo 50 giorni di attesa, dopo aver formato un’ampia coalizione che ha raggiunto un’ampia convergenza mettendo insieme tutto il centro-sinistra, non è più possibile trascinarla oltre. Dal confronto con questa ampia coalizione, aperta alla società civile, uscirà il candidato o della candidata a Sindaco. 

Lo  dobbiamo alla nostra gente, alle cittadine e ai cittadini di Massarosa che si attendono una proposta di governo credibile e seria. 
Perché il centrosinistra con cui governiamo a tutti i livelli è unito anche a Massarosa, e con esso il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte e altre forze e liste civiche che si aggiungeranno. Il Partito Democratico dunque si proporrà con la medesima coalizione che ha governato il Paese e con la quale guida o si propone alla guida di regioni e comuni.

Avevamo dato disponibilità a discutere a 360 gradi della candidatura a Sindaco,  purché non ci fossero veti su nomi del Partito Democratico che noi non avremmo potuto accettare perché al nostro interno ci sono persone stimate e di esperienza accertata. 
Purtroppo i veti ci sono stati, non su un singolo esponente,  che sarebbe stato comunque incomprensibile:  ci è stato comunicato che per Sinistra Comune non era possibile sostenere la candidatura di un esponente del PD,  chiunque fosse. 

Anche perché il PD non aveva fatto né tantomeno imposto nomi, compreso quello di Damasco Rosi che è certamente un esponente di riconosciuto prestigio serietà e competenza e di ampio e dimostrato consenso che va ben oltre gli schieramenti politici. 
Si sono rifiutate persino le primarie, che noi abbiamo proposto da subito, che è il modo democratico e logico di dirimere le discussioni. 

La verità è che dietro il paravento di Sinistra Comune ci sono due partiti comunisti che sono vincolati da una logica nazionale di opposizione sistematica al centrosinistra.  Ne dobbiamo prendere atto. 
Noi andremo avanti con un ampio schieramento di forze.
Le porte a Sinistra Comune rimangono aperte, anzi spalancate se lo vorranno.
Ma senza veti inaccettabili e senza trascinare ulteriormente una vicenda che la gente non può capire. Ora è il momento di cominciare a parlare di cose da fare e di programmi e non di nomi o bandiere.

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