Con un grande classico del teatro di Pirandello la prosa torna protagonista alla Versiliana.Vvenerdì 13 agosto in scena “Il fu Mattia Pascal” con Felice Della Corte per la regia Claudio Boccaccini.

Se la prosa è una grande protagonista del cartellone del 42° Festival La Versiliana con tanti spettacoli, grandi attori e registi del panorama nazionale, il teatro pirandelliano ne è certamente una delle punte di diamante con una trilogia delle più celebri opere del grande scrittore e drammaturgo che rivoluzionò il teatro del Novecento.

Dopo il grande successo de “Il berretto a sonagli” messo in scena in luglio e applaudito da un ampio pubblico, il Festival La Versiliana – promosso dalla Fondazione con la consulenza artistica di Massimo Martini – proporrà come secondo titolo della trilogia pirandelliana “Il fu Mattia Pascal”, in programma venerdì 13 agosto alle 21.30 nella nuova mise en scene firmata per la regia Claudio Boccaccini e con un cast di attori capitanato da Felice Della Corte e composto da Silvia Brogi, Paolo Perinelli, Titti Cerrone, Marco Lupi e Jessica Agnoli. Musiche di Massimiliano Pace, costumi di Lucia Mirabile e scene Giulia Colombo.

La storia è nota. Mattia Pascal vive una vita difficile sia dal punto di vista matrimoniale che economica – dopo aver dissipato l’eredità del padre -, ma un giorno si ritrova a vincere un’ingente somma alla roulette. Tornando verso casa scopre di essere stato identificato nel cadavere di un suicida e decide di cogliere l’occasione di sparire abbandonando l’identità di Mattia Pascal, cui associa l’idea di fallimento, per iniziare una nuova vita con il nome di Adriano Meis. Ben presto si accorgerà di trovarsi al di fuori da tutte le convezioni sociali: non ha documenti perciò non può denunciare i torti subiti, né sposare la donna di cui si è innamorato. Frustrato da questa insopportabile situazione decide di tornare alla sua vecchia vita inscenando il suicidio di Antonio Meis. Tornato a casa però scopre che la sua vecchia vita non c’è più e che ormai non è nient’altro che il fu Mattia Pascal. L’adattamento del regista porta in scena uno spettacolo che spesso assume i toni divertenti della commedia sfruttando al meglio la presenza nel romanzo di elementi teatrali e di una sintassi vicina all’oralità. La versione proposta da Boccaccini si avvicina a temi di grande importanza e attualità: l’impossibilità per l’uomo di determinare la propria esistenza e la frantumazione dell’identità in una società che dimentica, sostituisce e procede senza pietà per gli individui.

La trilogia dedicata a Pirandello si completerà con “L’uomo, la bestia e la virtù” in programma il 21 agosto di cui saranno protagonista Giorgio Colangeli, Valentina Perrella e Giancarlo Nicoletti. 

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