Da lunedì 15 novembre il servizio dell’infermiere di famiglia e di comunità partirà  nel comune di Viareggio nei quartieri Centro, Marco Polo, Viareggio Nuova, Darsena e Torre del Lago.

Inizialmente il servizio si rivolgerà alla popolazione assistita dai medici dell’Aggregazione Funzionale Territoriale 1 (AFT), Casa della Salute Tabarracci, subito dopo entreranno anche i cittadini dell’AFT 2 Casa della Salute Torre del Lago, fino a comprendere i 60.144 residenti.

Ad ogni infermiere di famiglia e comunità, dei 9 dedicati al servizio,  è affidato un gruppo di popolazione identificato geograficamente, per cui ogni assistito può contare su questa figura di riferimento, che avrà il compito di aiutare i cittadini a orientarsi tra i servizi sanitari e sociosanitari disponibili sul territorio, facilitando l’accesso e la continuità assistenziale, integrandosi  con il medico di medicina generale e gli altri professionisti della salute che operano sul territorio.  

La finalità è avvicinare sempre di più la risposta sanitaria al domicilio del paziente, garantire risposte adeguate, appropriatezza clinico-organizzativa e soprattutto competenze multidisciplinari al servizio degli assistiti nei momenti di maggiore fragilità.

E’ stata quindi messa in atto una nuova modalità di presa in carico dei cittadini, attraverso un approccio infermieristico olistico, così come richiamato dalla Regione Toscana nella delibera 597 del giugno 2018, che permette di creare una relazione davvero centrata sulla persona e sulla famiglia nella lettura della globalità dei loro bisogni, in sinergia con i professionisti della salute che operano nella rete territoriale.

L’ambito domiciliare rappresenta infatti il contesto ideale in cui perseguire gli obiettivi di salute dei singoli e delle famiglie. L’obiettivo principale è dunque quello di sostenere ed indirizzare i cittadini all’accesso più appropriato dei servizi sanitari e sociosanitari territoriali.

Il vero valore aggiunto è poi quello del rapporto stretto che si instaura, insieme ai medici di medicina generale, con le famiglie, creando anche i presupposti per un’azione educativa destinata a sviluppare le capacità di autocura e di adattamento dei pazienti e della famiglia alla malattia cronica, favorendo anche la permanenza della persona al proprio domicilio.

L’introduzione di questa  importante figura a livello territoriale è stata voluta dalla direzione, dal dipartimento infermieristico ostetrico, dal dipartimento della medicina generale, dal dipartimento delle cure primarie, unitamente alla direzione della zona distretto della Versilia ed ai coordinatori delle Aggregazioni Funzionali Territoriali  (AFT). (dg)

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