La situazione sui terreni di Montramito oggetto di possibile presenza di KEU – il materiale inquinante che come noto proviene dal recupero dei fanghi di depurazione delle concerie – è stata tenuta costantemente sotto controllo dall’Amministrazione fin dal suo insediamento.

Dopo alcune settimane nelle quali c’è stato un fitto scambio di corrispondenza fra i vari attori finalmente sono state rese note le modalità di messa in sicurezza delle trincee nelle quali la Procura di Firenze – DDA ha ipotizzato possa esserci il materiale inquinante e al contempo si è fatto un primo ma decisivo passo verso la caratterizzazione del sito e la successiva bonifica.

“E’ stata emessa  una nuova ordinanza sindacale – dichiara la sindaca Simona Barsotti – per necessità di concedere una proroga alla proprietà dato che nella vigenza della precedente non sono pervenute da parte di ARPAT le indicazioni necessarie alla corretta procedura di messa in sicurezza. Proprio per questo il 26 novembre scorso è stata convocata una riunione alla presenza di tutti i soggetti coinvolti: proprietà dell’area, ARPAT, Direzione Ambiente ed Energia della Regione. Nella riunione, presenti anche i tecnici comunali, è stato chiesto con forza a tutti gli attori coinvolti in questo complesso procedimento di lavorare con maggior celerità e con ampia collaborazione perché si possano letteralmente bruciare le tappe e compiere nel più breve tempo possibile tutti i passaggi previsti. Nei prossimi giorni chiederemo un incontro all’assessore regionale all’ambiente Monia Monni dedicato a questi temi e agli sviluppi che dovranno portarci nei prossimi mesi alla definitiva soluzione del problema”.

“Abbiamo chiesto un crono programma, certezze sui tempi e sulle procedure dalle parti in causa – dichiara il vicesindaco e assessore all’urbanistica e all’edilizia – perché non è ammesso perdere tempo su una questione così delicata per il nostro territorio. Sul sito c’è una previsione urbanistica per la realizzazione di insediamenti produttivi, a cui siamo arrivati dopo aver superato tutte le verifiche possibili e immaginabili e negli anni scorsi sono stati investiti milioni di euro per garantire servizi e per opere finalizzate alla mitigazione del rischio idraulico della zona artigianale e industriale di Montramito, dalle casse di laminazione, all’argine Cataldi, al rinforzo degli argini della gora di Stiava, per non parlare dei lavori sulla rete idrica e fognaria, della rete gas e della nuova viabilità. Abbiamo fatto sforzi per garantire lo sviluppo e l’occupazione, questa situazione sta seriamente pregiudicando la nostra comunità”.
   
“A seguito della riunione – dichiara l’assessore all’ambiente Francesco Mauro – si è nettamente percepito un cambio di passo: la proprietà ha rimosso e portato a discarica i cumuli residui e ha comunicato le modalità di messa in sicurezza delle trincee, che come richiesto da ARPAT avverrà nei prossimi giorni con impermeabilizzazione e realizzazione di un sistema di canalizzazione e controllo delle acque. Bisogna anche sottolineare che la proprietà ha accettato di ricorrere alla procedura prevista dall’art. 245 del testo unico ambientale (che permette un iter di approvazione più rapido) e presenterà autonomamente una proposta di piano di caratterizzazione del sito, il primo ma decisivo passo per confermare o meno la presenza degli agenti contaminanti e procedere in caso positivo alla definitiva bonifica”.

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ultimo aggiornamento: 06-12-2021


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