Quarto step per il progetto ‘Binario 10’ che punta a colorare di rinascita il muro di via Ponchielli. Domenica 12 dicembre alle 10,30 sarà inaugurata un’altra opera che verrà donata alla città di Viareggio e stavolta sarà a firma di un’altra street artist di grande fama, Alice Pasquini, una delle più note al mondo e tra le ‘top 5’ di settore in Europa con 90mila followers sui social e migliaia di opere in tutto il globo per i committenti più vari.Il progetto è stato lanciato nel 2019 _ nel decennale del disastro ferroviario _ dal Soroptimist International club Viareggio-Versilia e ha già coinvolto 13 ‘maestri’ della street art (gli ultimi a partecipare sono stati Maupal la scorsa estate e, di recente,  Cibo ed Elisa Tamburrini) per conferire un’immagine di ripartenza ad un luogo simbolo di dolore. Come in passato, a coadiuvare il progetto sarà il direttore artistico di Binario 10, il professor Bruno Ialuna, e ad assistere ai lavori ci sarà Marco Galli, viareggino, street artist che ha realizzato il primo murale dell’edizione 2019, con l’immagine del grande drago sopraffatto dal cavaliere, e che è sempre stato prezioso supporto alle varie fasi di lavorazione. 
Alice Pasquini (Roma 1980) in arte Alicè, è un’artista contemporanea le cui opere sono esposte sulle superfici urbane, nelle gallerie e nei musei di centinaia di città in tutto il mondo: arriverà a Viareggio giovedì e inizierà la sua opera in via Ponchielli, seguendo un bozzetto al momento top secret. Chiunque potrà ammirarla all’opera in uno scambio diretto di emozioni che da sempre caratterizza il progetto Binario 10 che ha fortemente avvicinato i maestri del murales alla gente comune.È tra le poche esponenti femminili affermate a livello internazionale tra i protagonisti del movimento street art. I suoi lavori spaziano dai piccoli interventi su arredi urbani, ai murales di grandi dimensioni, la sua ricerca varia dalla narrazione della vitalità femminile, lontana dallo stereotipo donna-oggetto, alle installazioni con l’uso di materiali inconsueti.
Illustratrice e scenografa italiana, ha conseguito il diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma, completando il percorso di studi in Spagna con un Master of Arts in critica d’arte all’Università Complutense (2004) e un corso di animazione presso l’Ars Animation School di Madrid.

Poliedrica, ha sperimentato diverse tecniche, generi e medium espressivi. È tra le poche esponenti femminili affermate a livello internazionale tra i protagonisti del movimento street art. In strada i suoi lavori spaziano dai piccoli interventi su arredi urbani, ai murales di grandi dimensioni.La sua ricerca varia dalla narrazione della vitalità femminile, lontana dallo stereotipo donna-oggetto, alle installazioni con l’uso di materiali inconsueti. I suoi lavori sono visibili in varie città dove è stata chiamata a realizzare opere pubbliche di committenza statale, tra cui: Sydney, Mosca, Singapore, Amsterdam, Londra, Berlino, Oslo, New York, Buenos Aires, Yogyakarta, Barcellona, Copenaghen, Marrakech, Saigon, Roma e Napoli. Ha esposto al Saatchi Gallery, all’Ambasciata Americana di Roma, al MACRO – Museo di Arte Contemporanea di Roma, Mutuo Centro de Arte Barcellona, all’Espace Pierre Cardin. E’ inserita nell’Enciclopedia Treccani online. A lanciare Alice Pasquini nell’Olimpo della notorietà è stato il dipinto sulla facciata del Museo Italiano di Melbourne: un murale dedicato alla storia dell’emigrazione italiana in Australia che ha donato a CO.AS.IT, l’agenzia per il benessere e la formazione della comunità italo-australiana a Victoria che gestisce il Museo Italiano. L’imponente opera – dieci metri di lunghezza e sette di altezza – ha richiesto una lavorazione di otto giorni consecutivi.

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ultimo aggiornamento: 08-12-2021


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