Si intensifica la rete organizzativa del Comune per l’accoglienza dei profughi ucraini e, nel frattempo, gli assessori Valentina Mozzoni e Stefano Pellegrini hanno visitato la prima famiglia ospitata a Marzocchino. Si tratta di una donna di 36 anni che ha trovato ospitalità, con i figli di 12 e 4 anni, presso l’abitazione della madre sposata con un cittadino del nostro territorio. Il marito, come accade a tutti gli uomini ucraini, è rimasto a combattere per difendere il proprio Paese.

La visita degli assessori ha avuto l’obiettivo di dare il benvenuto del Comune e di comprendere dalla loro voce, attraverso la traduzione della signora Livia, ucraina da anni residente a Seravezza, le esigenze e le attese di questi rifugiati.

“Si è trattato di un incontro molto toccante – spiega l’assessore al sociale Stefano Pellegrini – in quanto abbiamo potuto comprendere da una testimone diretta il dramma che sta vivendo questo popolo. Per il momento, data la tragica situazione dell’Ucraina, il loro futuro sarà qua, ne sono consapevoli anche loro e per questo la signora ha manifestato la sua gratitudine per quanto potremo fare, anche a livello di inserimento scolastico dei figli”.

Un altro fronte è quello dell’accoglienza scolastica, sul quale sta attivamente lavorando l’assessore alla scuola Valentina Mozzoni che in questi giorni ha incontrato il dirigente scolastico Maurizio Tartarini, per delineare un percorso che permetta l’integrazione dei bambini già sul territorio e di quanti potrebbero arrivare nelle prossime settimane.

“Sono in corso contatti costanti con l’Istituto comprensivo e il professor Tartarini per monitorare lo sviluppo della situazione – precisa l’assessore Valentina Mozzoni –, la linea da adottare è l’applicazione di quanto previsto dalle direttive per l’emergenza e dalle normative nazionali. Ad esempio, per quanto riguarda l’inserimento di bambini nelle nostre scuole, verranno innanzitutto presi in carico dalla Asl per i procedimenti sanitari previsti dalla legge e per accertare che siano state praticate le vaccinazioni obbligatorie nel nostro Paese”.

Una situazione complessa, che richiede un impegno su più fronti, ed è proprio per questo motivo che il Comune si è subito attivato per pianificare una rete organizzativa capillare e capace di affrontare le esigenze che man mano si presenteranno.

Uno degli aspetti è appunto quello dell’accoglienza da parte dei privati per il quale il Comune ha attivato una collaborazione con il Centro di Accoglienza Straordinaria di Lido di Camaiore con il quale saranno gestite le disponibilità avanzate dai cittadini del territorio seravezzino.

Una trentina le email arrivate all’assessore al sociale ([email protected]), più nel dettaglio si tratta di undici domande per accogliere minori, che saranno adesso prese in carico dal Centro affidi del Comune di Viareggio, e sedici per l’accoglienza di famiglie. Oltre a queste sono pervenute al Comune, a seguito dell’appello lanciato dall’assessore Pellegrini, disponibilità da altre zone come Lucca, Prato, Milano, solo per citarne alcune. In questi casi, si è rimandato ai comuni di appartenenza per una semplificazione delle procedure.

Sempre per quanto riguarda l’accoglienza, il Comune sta lavorando alla predisposizione di un questionario – che sarà presto disponibile on line – da sottoporre ai cittadini interessati a offrire concretamente la loro solidarietà.

“Per accelerare le procedure e avere un quadro più preciso – spiega il presidente del consiglio Marco Pellegrini – stiamo predisponendo un modello che i cittadini interessati a offrire accoglienza saranno invitati a compilare, così che potremo disporre di un quadro preciso, ad esempio specificando se si tratta di accoglienza all’interno del proprio nucleo familiare o mettendo a disposizione un alloggio, accoglienza di bambini e/o di adulti, quante persone, per quanto tempo e se si possono accogliere anche animali domestici, dato che molte persone sono in fuga con cani e gatti”.

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ultimo aggiornamento: 16-03-2022


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