“Sulla nostra idea di cultura e di sistema scolastico non vogliamo tornare indietro. Non vogliamo tornare a quando, con Buratti sindaco, si chiudevano gli asili nido e si rinviavano interventi necessari per studenti e insegnanti. Noi crediamo che cultura e istruzione siano punti focali di una comunità e continueremo ad investire in questa direzione”. Così il sindaco di Forte dei Marmi, Bruno Murzi, e l’assessore ai lavori pubblici, Enrico Ghiselli, replicano alla parole dell’onorevole Buratti apparse in questi giorni sulla stampa

“Quello di Buratti – dice Murzi – è un libro dei sogni che stride fortemente con quanto l’ex sindaco ha svolto nei 10 anni di mandato e rende di fatto poco credibili le sue proposte. Definisce vecchio un progetto redatto da uno studio leader in Italia per la realizzazione delle scuole, basato su un progetto educativo ben ponderato e studiato in modo adeguato. La nostra amministrazione ha già preparato tutti gli atti, varianti e progetto, per avere aule più grandi delle attuali, un grande auditorium e una mensa, aspetto che evidentemente Buratti ignora. L’idea è quella di avere una nuova scuola, adeguata agli standard più moderni, e con un costo simile a quello che comporterebbe mettere una ‘toppa’ sulla scuola esistente”.

“L’idea di una nuova scuola non sorge certo dal nulla. E’ invece frutto di 5 anni di lavoro intenso da parte dell’amministrazione, che ha sanato le situazioni che ha ereditato e posto le basi per uno sviluppo futuro dell’istruzione a Forte dei Marmi. Quando ci siamo insediati – spiega Ghiselli – abbiamo trovato una relazione sulle Carducci che evidenziava le difficoltà e il corposo investimento per la messa a norma antisismica. Ma abbiamo anche trovato un asilo nido che era stato chiuso e neanche un progetto per il futuro. Le scuole erano prive di efficientamento energetico, le Pascoli avevano problemi agli impianti idrosanitari, il giardino delle Nenni versava in pessime condizioni e le scuole non avevano una idonea connessione internet”.

Aspetti che, uno dopo l’altro, sono stati riportati alla normalità dall’amministrazione Murzi. Per poi passare oltre. “In cinque anni – dice Murzi – abbiamo partecipato, e siamo in graduatoria, per due bandi di finanziamento, e abbiamo affidato la progettazione della nuova scuola. Abbiamo sistemato gli impianti delle Pascoli, realizzato la nuova connessione internet nelle scuole, rifatto il tetto, il cappotto termico e il giardino delle Nenni, fatto l’efficientamento energetico alle Nenni e alle Don Milani. Non solo: sono stati realizzati i nuovi controsoffitti alle Don Milani e alle Giorgini, sono in affidamento i lavori per il tetto della palestra Guidi, per quello delle Pascoli e delle Don Milani, è stato migliorato il parcheggio delle Guidi, installati impianti di purificazione dell’aria aria e tanti altri interventi. Incomprensibile dunque – dice Murzi – accusare la nostra amministrazione di avere una politica di depotenziamento scolastica, quando i servizi sono stati tutti migliorati, compresa la riapertura di un nido”.

“Allo stesso tempo le proposte annunciate da Buratti per l’amministrazione non sono percorribili. Si parla di riqualificare integralmente il plesso Carducci, spostandovi nido e Giorgini e di ristrutturare anche il Giorgini per farne un nuovo centro di aggregazione giovanile. L’abbattimento del plesso Carducci consentirà invece sia di recuperare aree verdi in centro, con idonei parcheggi, sia di non consumare territorio, spostando di fatto il plesso a Vittoria Apuana. Senza considerare che, in questo modo, potremmo contare su contributi economici superiori al milione di euro, cosa che non sarebbe possibile per una ristrutturazione. La nostra idea è quella di abbattere la scuola per farne un parco, e realizzare la nuova scuola in un terreno di nostra proprietà, senza speculazioni e senza consumo di territorio. Quella di Buratti è di realizzare il nuovo plesso in aree private, scambiando l’area con la possibilità di realizzare nuove case e, quindi, di consumare una fetta importante del nostro territorio. In via Melato Buratti prevede di abbattere la scuola e costruire ex novo, su un unico piano, un asilo nido e una scuola di infanzia, ma non spiegano con quali fondi e con quali tempi. Per abbattere una scuola, progettarne una nuova e ricostruirla, passerebbero almeno 5-7 anni, mentre la nostra è una soluzione immediatamente percorribile: nel giro di 2-3 anni la nuova scuola sarebbe pienamente operativa. Sono certo – conclude Murzi –  che le persone sapranno giudicare dai fatti se le proposte di chi ha già amministrato per 10 anni il paese siano credibili”.

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