L’evento

Giovedì 22 giugno alle ore 19 Umberto Cinquini affronterà i ragazzi del “Teatro Res 9” per approfondire, scandagliare e raccontare in modo originale il suo ultimo libro “Il grande inganno” (Mds, 2021) presso il Cocktail Bar n.3 in via Foscolo 3 a Viareggio (ingresso libero fino a esaurimento posti).

L’ultimo romanzo di Umberto Cinquini è uscito in piena pandemia, un momento particolare anche per la lettura. Il titolo originale dell’opera doveva essere “L’amore ai tempi di Silvio” proprio perché è col berlusconismo che i protagonisti hanno a che fare. Dati i recenti fatti di cronaca sulla scomparsa di Berlusconi, l’autore ha ritenuto interessante tornare su questo romanzo in cui affiora, con mordace ironia e senso di realtà, gli effetti del berlusconismo, sottolineando la differenza tra questo fenomeno e Berlusconi stesso. Con i ragazzi di “Teatro res 9”, nuova e fiorente attività teatrale del territorio, ci sarà la possibilità di comprendere perché il titolo originale era “L’amore ai tempi di Silvio”. Una presentazione con le connotazioni della performance per andare a fondo nel senso della storia in modo coinvolgente e attivo.

Il libro

L’amore ai tempi di Silvio.

Jordi Gonzales è, suo malgrado, protagonista di questa storia.

Figlio indesiderato di Serafina, e di un padre fuggito appena appreso della sua 

nascita.

Condivide i folli desideri di sua madre, donna bella ma infelice, prepotente e poco 

realista, completamente soggiogata dalla filosofia berlusconiana del successo facile 

ad ogni costo.

Madre e figlio si tuffano nell’ingannevole impresa di costruire un ristorante 

messicano sulla spiaggia di Rosignano Solvay (chimicamente sbiancata dal 

bicarbonato) illudendosi di ritrovare quella California del sud dove Serafina era nata.

Un susseguirsi di eccessi, disastri e fallimenti nei quali Jordi si ritrova colpevole e dai 

quali prova a sopravvivere aiutato dall’adorata nonna Viola.

Una bella storia che ha il pregio di esprimersi su molteplici livelli di lettura: ci sono le  storie d’amore di Jordi (e della madre), c’è il suo rapporto conflittuale con Serafina  di cui è totalmente subalterno, che genera in lui profonda insicurezza e mancanza di motivazioni. Ci sono profonde riflessioni sulla bellezza, sul confine labilissimo che divide i sognatori dall’infelicità, sulla natura umana che si nutre soprattutto di illusioni snobbando la conoscenza. Una lettura assai particolare che rompe con la marea di conformismi e luoghi comuni ormai dilaganti. Una storia divertente che tiene attaccati alle pagine e offre una lettura gustosa e briosa ma mai banale.

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