Vasi per la floricoltura e il vivaismo non sono imballaggi ma beni strumentali alla coltivazione. Non ci sarà nessun ulteriore ingiustificato aggravio dei costi di produzione sugli agricoltori e sui florovivaisti. A sancirlo il Parlamento Europeo dopo una lunga battaglia portata avanti da Coldiretti e Assofloro culminata con l’approvazione del nuovo testo della tanto discussa norma imballaggi che ha stabilito che vasi per fiori e piante sono un fattore della produzione, escludendoli quindi dagli imballaggi. Il rischio per una cinquantina di imprese vivaistiche del distretto apuo-versiliese di un nuovo balzello era molto concreto
“E’ stato chiarito un principio fondamentale. – spiega Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca – Nei mesi scorsi abbiamo promosso iniziative ed azioni volte a far comprendere che i vasi utilizzati in ambito floricolo non sono imballaggi ma bensì beni strumentali alla produzione, in opposizione alla delibera del Consorzio Nazionale Imballaggi del 24 novembre 2022. Le imprese del settore, se fosse passata questa linea, avrebbero dovuto pagare un ulteriore contributo per lo smaltimento della plastica. Non succederà”.
Esprime soddisfazione  Nada Forbici, Presidente Assofloro e Coordinatore della Consulta Nazionale Florovivaismo di Coldiretti: “Il Parlamento Europeo, con l’adozione della posizione sulle nuove norme europee per gli imballaggi, conferma quanto sostenuto da Assofloro e Coldiretti e chiarisce definitivamente che i vasi che vengono utilizzati dalla aziende florovivaistiche per la coltivazione di piante e fiori, compresi i contenitori per il trapianto direttamente riempibili, utilizzati nelle diverse fasi della produzione o destinati ad essere venduti con la pianta, non possono essere considerati imballaggi ma bensì beni strumentali alla coltivazione. Un grande risultato per il quale, a nome della filiera florovivaistica, ringrazio l’area Ambiente di Coldiretti nella persona del Prof. Stefano Masini e gli uffici Coldiretti di Bruxelles per l’importante lavoro di squadra. Ora questo ottimo risultato deve essere confermato nelle future fasi negoziali, contando sul sostengo del Governo italiano nelle discussioni in Consiglio europeo.”

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