Il primo intervento straordinario dell’Istituzione Parco nazionale della Pace a favore del Parco della Rimembranza di Mulina riguarderà la sostituzione della siepe con una nuova. Successivamente verranno potati gli arbusti più alti: sarà lo stesso Gruppo Labaro Martiri di Mulina ad occuparsene dato che aveva già raccolto una cifra economica e interessato una ditta locale. Inizia così la fattiva collaborazione fra le istituzioni di Stazzema e l’associazione che rappresenta la memoria storica dei fatti accaduti nel luogo di culto di Mulina e nei dintorni, all’alba del 12 agosto 1944, quando i nazifascisti trucidarono Don Fiore Menguzzo, medaglia d’oro al merito civile, e cinque suoi familiari.

L’incontro, voluto dal primo cittadino Maurizio Verona, è scaturito dopo le critiche che il Gruppo Labaro aveva rivolto all’amministrazione comunale e all’Istituzione Parco nazionale della Pace, sostenendo un mancato impegno nella valorizzazione della memoria. «Ci siamo sempre impegnati per riconoscere e sviluppare i ricordi dei fatti di Mulina di Stazzema – ha detto il sindaco Maurizio Verona -. Emblematico il mio impegno nella ricerca di fondi per ristrutturare il tetto della chiesa, 200mila euro che la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha messo a disposizione gentilmente (e che si aggiungono alle 126mila della Cei), la ricostruzione in corso della scuola dell’infanzia intitolata a quelle vittime, e le maggiori risorse che il Parco della Pace inserisce a bilancio per la manutenzione ordinaria del Parco della Rimembranza. Tuttavia, siamo anche disposti ad accettare critiche se qualcuno crede che si debba fare di più, per questo motivo abbiamo deciso di incontrare il Gruppo Labaro». Quest’ultimo, oltre a chiedere aggiornamenti sulla chiesa e sulla scuola, ha avanzato la necessità di un maggior decoro del parchetto dove si trova il monumento ai caduti. Tutte richieste fatte presenti durante l’incontro in municipio «per dare dignità di memoria alle vittime del nazifascismo, delle due guerre mondiali e degli avieri trucidati a Kindu attraverso l’assicurazione della cura all’area della memoria del paese di Mulina di Stazzema, definito spesso dagli amministratori Porta del Paco della Pace», si legge nella lettera consegnata dal Gruppo Labaro al primo cittadino di Stazzema. Oltre al taglio del verde, infatti è stata presa in carico da parte di Comune e Istituzione Parco nazionale della Pace la volontà di recuperare le lapidi in marmo che si trovano ai piedi delle piante, con su incisi i nomi delle vittime, e allocarle probabilmente altrove. Inoltre, sarà presa in esame anche una manutenzione straordinaria del monumento stesso. «In questi ultimi anni – sottolinea infine l’Istituzione Parco della Pace di Sant’Anna – è stata recuperata la memoria di un evento che a pieno diritto fa parte della storia del 12 agosto 1944. Allo stesso modo come Comune e Parco nazionale della Pace riconosciamo l’impegno di questi anni del Gruppo Labaro per mantenere viva la memoria. Nei prossimi mesi sono già previsti interventi di riqualificazione dell’area di Mulina di Stazzema e una volta terminato il restauro della chiesa, resta l’impegno di valorizzare la canonica come spazio dedicato alla memoria dei preti uccisi dai nazifascisti che a diverso titolo hanno contribuito a mantenere in vita un senso di umanità in momenti difficili della nostra storia». Durante la riunione è sorto anche un problema, ovvero che il Gruppo Labaro Martiri di Mulina è andato negli anni via via perdendo membri. Così il sindaco Maurizio Verona si è fatto avanti per entrare nel Gruppo allargando così la platea di partecipanti, così come il vicesindaco Alessandro Pelagatti, il direttore del Parco nazionale della Pace Michele Morabito e il portavoce del Comune Tiziano Baldi Galleni. Mentre continuerà ad essere responsabile Giuseppe Vezzoni.

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