L’efficienza sul lavoro

*di Linda Trogi

Molto spesso pensiamo di non aver abbastanza tempo a lavoro per fare tutto. Fra email, chiamate, imprevisti, scadenze e progetti ci ritroviamo a non riuscire a completare tutto entro la fine della giornata lavorativa e questo a cosa può portare? A stress, sicuramente, ma possiamo arrivare anche a una forma di Ergofobia, ovvero, la vera e propria paura di andare a lavoro. Viviamo il momento della preparazione per recarci a lavoro con vera e propria ansia, pensieri negativi riguardo noi stessi e il lavoro, sintomi fisici, tentativi di evitare il lavoro etc…

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Niente paura! La verità è che il tempo lo abbiamo, solo non lo gestiamo al meglio!

Per prima cosa, è importante dire che la “colpa” non è solo nostra. Molto spesso ci dobbiamo interfacciare con regole e prassi dell’azienda che, ahimè, non aiutano a migliorare la nostra produttività ma, anzi, fanno sì che il tempo e le attività non siano sfruttate al meglio. Su questo punto, purtroppo, il lavoratore non può intervenire, è l’azienda che deve voler migliorare questo aspetto della sua gestione interna. Spesso, infatti, il flusso di informazioni è ridondante o troncato, non si da il giusto valore alle riunioni e se ne organizzano troppe o poche, la poca autonomia lavorativa mi costringe a dover aspettare il feedback, il sistema lavorativo risulta complesso o ci si impegna in una sovraproduzione inutile o tanti altri motivi. In questo caso l’azienda deve attuare dei cambiamenti interni, magari facendosi aiutare da un professionista, come, ad esempio uno psicologo del lavoro.

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Detto questo, bisogna anche dire che la causa di un basso rendimento possa derivare dal modo di lavorare del dipendente. Una cattiva gestione del tempo e dei compiti, la disorganizzazione, una mancanza di consapevolezza delle proprie risorse sia interne che esterne possono portare a perdite di tempo, lavori ripetuti, al non rispettare le scadenze, solo per citarne alcuni. È chiaro, che l’azienda che nota una cattiva gestione del lavoro dai propri dipendenti possa decidere di attivare un corso di formazione proprio centrato sul miglioramento dell’efficienza e della produttività, cercando, così, di salvaguardare i propri interessi ma anche la salute psicofisica dei propri dipendenti. Nel caso che, invece, l’azienda decida di non fare nulla, ma sentiamo il peso della nostra cattiva organizzazione lavorativa possiamo sempre rivolgerci allo psicologo del lavoro in forma privata.

Infatti, esistono diverse tecniche e metodi che si possono insegnare per snellire il proprio lavoro. Questi metodi toccano sia la gestione del tempo che il modo in cui organizziamo i compiti e le attività lavorative, sia il modo in gestiamo lo spazio fisico del nostro lavoro e gli strumenti che l’azienda ci da a disposizione. È impensabile dare una descrizione e spiegazione di ogni tecnica, in quanto sono diverse in base alla tipologia di lavoro che si svolge e, inoltre, vanno sempre contestualizzate e riadattate alla persona e all’azienda.

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Naturalmente, oggi ho parlato del mondo lavorativo, ma questa sensazione di mancanza di tempo si può avere anche per gli impegni casalinghi, di vita quotidiana, così come le varie tecniche che si possono mettere in atto per migliorare l’efficienza lavorativa le possiamo usare anche per la gestione delle attività e del tempo extra-lavorativo.

In conclusione, mi sento di ribadire che il tempo e le risorse per affrontare la vita le abbiamo, quello che spesso ci manca è la capacità e la conoscenza di come organizzarle!

* Avvertenza: Le informazioni fornite hanno carattere generale e divulgativo e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza professionale.

L’esperta

*La Dott.ssa Linda Trogi, Psicologo Clinico e del Lavoro, Membro del Gruppo di Lavoro “Psicologia del Lavoro” dell’Ordine degli Psicologi della Toscana, si è laureata con lode in “Psicologia Clinica e della Salute”, presso l’Università di Pisa e, attualmente, sta concludendo il Master Universitario di II livello in “Psicologia della Salute Organizzativa: teorie, strumenti e metodologie per la valutazione del rischio Stress Lavoro Correlato”. Lavora sia in ambito clinico, occupandosi, principalmente, di Stress, Ansia, Autostima e Potenziamento Motivazionale, sia in ambito aziendale con Valutazione e Interventi Rischio Stress Lavoro-Correlato, Valutazione e Interventi Clima Organizzativo e Benessere Organizzativo, Formazione sulla Sicurezza Psicologica al Lavoro e Formazione Soft Skills. Per Informazioni scrivere a: [email protected]

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