La Polizia di Stato ha denunciato tre persone per il reato di truffa e ricettazione di varie attrezzature alberghiere.
Nella mattinata di ieri, al termine di scrupolose indagini, personale della Squadra Anticrimine ha indagato in stato di libertà un viareggino di 37 anni e un viareggino di origini livornesi di 62 anni, per truffa aggravata in concorso con recidiva e un campano residente a Viareggio di 34 anni per ricettazione.
Nei giorni scorsi il legale rappresentante di un rivenditore di attrezzature alberghiere si è presentato al Commissariato di Viareggio per denunciare una truffa da parte di due persone che, presentatisi come ristoratori che stavano allestendo un nuovo locale, avevano acquistato una affettatrice professionale, del valore superiore a 1.500 euro, salvo poi risultare degli impostori che non avrebbero mai pagato l’attrezzatura acquistata.
Le indagini erano scaturite dall’intuito dei poliziotti della Squadra Anticrimine che hanno casualmente intravisto i due soggetti in un atteggiamento insolito ed hanno quindi deciso di approfondire la situazione scoprendo che l’affettatrice professionale era soltanto una di una serie ben più nutrita che comprendeva altre affettatrici, planetarie, servizi da cucina ed altro per un valore di diverse migliaia di euro.
Le due vecchie conoscenze avevano poi “piazzato” una delle affettatrici presso un ristorante della zona il cui titolare non aveva disdegnato di acquistare ad un prezzo irrisorio la preziosa attrezzatura.
Da ulteriori accertamenti è emerso che i due avevano ripetuto lo stesso tranello a diversi rivenditori della zona i quali hanno già sporto varie denunce, ma senza riuscire a dare un nome ai truffatori che li avevano ingannati.
I commercianti però non hanno avuto alcuna esitazione nel riconoscere i due finti ristoratori, per cui L’autorità Giudiziaria ha disposto una perquisizione in capo ai sospettati.
Le perquisizioni hanno permesso quindi di recuperare altre attrezzature per un totale di tre affettatrici, un’impastatrice, una planetaria ed un servizio di quasi 200 piatti che presto saranno restituite ai legittimi proprietari, mentre i due sospettati sono stati denunciate per il reato di truffa ed il ristoratore per quello di ricettazione.
Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di verificare eventuali ulteriori atti criminali della stessa specie a danno di altri commercianti