La star (F. Bertuzzi, Giunti, 2024)
Il libro
“La star” è l’ultimo romanzo di Francesca Bertuzzi, scrittrice e sceneggiatrice, uscito per Giunti nella primavera del 2024.
All’isola d’Elba, in una notte particolare, Benedetta Canè, starlette televisiva, riesce a uccidere e a sfuggire al proprio aguzzino che l’ha tenuta segregata per 96 giorni.
Ancora sotto choc per la prigionia e le sevizie subite, viene affiancata dalla cugina Arianna, cronista d’assalto alla ricerca dello scoop della vita.
Tutto il paese segue con grande attenzione le vicende di Benedetta, il cui rapimento è stato seguito da tutto il Paese con grande apprensione, grazie anche ai video che il rapinatore aveva condiviso con i messaggi di Benedetta.
L’isola, nel frattempo, è invasa da giornalisti, turisti del macabro e curiosi fin quando le autorità, avendo conferma che il rapitore è ancora vivo, decidono di chiudere i porti.
Arianna, sostenuta dal suo capo, mossa dall’ambizione cerca di destreggiarsi in questa intrigata indagine fra poliziotti col fiato sul collo e dolorosi ricordi, visto che sull’isola è scomparso il fratello Alessandro quanto era ancora adolescente.
Fra colpi di scena e imprevisti, la verità mediatica e scabrosa riuscirà a emergere?
Note al margine
“La star” è un thriller spietato capace di attanagliare i lettori in ogni pagina, riuscendo a mantenere alta l’attenzione del lettore. L’autrice mette al servizio della storia la sua abilità di sceneggiatrice per muovere la storia su vari piani, muovendo la storia soprattutto con una trama accattivante e ben ritmata.
L’arrivismo, l’ambizione, il desiderio di visibilità e di apparire sono i motori della storia così come il lato oscuro che anima ogni personaggio, amplificati anche dal potere dei social.
L’isola è un ottimo palcoscenico, claustrofobico e misterioso, per rincorrere la verità in quel confine labile che condivide con lo scoop.
Interessante è il parallelismo tra Bendetta e Arianna alle prese col raggiungimento della popolarità attraverso strade e modi diversi.
Nel labirinto concitato degli eventi, l’autrice sa tenere acceso il focus sul potere dell’immagini e della credibilità, in cui la narrazione di sé può arrivare a distorcere la realtà.