Il 23 aprile a Lucca, presso Palazzo Ducale, sala Staffieri, è stata inaugurata la Mostra “Clero, guerra, resistenze” che illustra l’impegno nella lotta di liberazione dal nazifascismo dei sacerdoti di tre diocesi: Lucca, Pisa e Apuania. I 40 pannelli illustrano dettagliatamente i percorsi e le azioni di questi pastori di anime che sovente pagarono la scelta con la vita. La mostra sarà trasferita ed allestita, dal 10 giugno al 20 luglio, a Cardoso nel Palazzo della Cultura. Don Innocenzo Lazzeri, don Fiore Menguzzo, don Giuseppe Vangelisti, don Giuseppe Manetti, padre Raffaele Mazzucchi, don Egisto Salvatori hanno svolto il loro magistero nei nostri paesi di cui alcuni sono anche originari, fornire l’occasione di diffondere ulteriormente il loro contributo alla lotta di conquista della libertà e della democrazia è doveroso.

La mostra sarà successivamente trasferita presso la Fabbrica dei diritti di Sant’Anna. L’assessore Anna Guidi, presente alla inaugurazione col dottor Michele Morabito, direttore del Parco nazionale della Pace di Sant’Anna, ha prenotato l’allestimento nel Comune di Stazzema e commenta così la Mostra: «Ringrazio la nostra Provincia e l’Istituto Storico della Resistenza e dell’età Contemporanea di Lucca che in collaborazione con le Arcidiocesi di Lucca e di Pisa e la Diocesi di Massa, hanno voluto offrire materiali preziosi nella ricostruzione della resistenza di matrice clericale e cristiana. A ragione si parla adesso di resistenze e il plurale indica che il movimento di liberazione ebbe più attori. Tramandare la memoria de pastori che scelsero di condividere tribolazioni e rischi assieme al loro gregge è una operazione di gratitudine ma anche di formazione delle coscienze, soprattutto di quelle dei più giovani. La medaglia d’oro al valor civile conferita a don Innocenzo Lazzeri e a don Fiore Menguzzo, sottolinea il sacrificio estremo che fu anche di altri, mentre altri, e fra essi don Lazzeri, si impegnarono nel salvare gli ebrei e tutti quanti condivisero con paura, povertà, fame e rischi. Siamo altresì onorati che il logo presente in ogni pannello sia il profilo della chiesa di Mulina»