L’8 e il 9 Giugno si voterà per 5 referendum, i primo quattro per ridare dignità al lavoro e ai lavoratori, su materie come contratti, licenziamenti, sicurezza, e uno per accorciare i tempi sulla cittadinanza da 10 a 5 anni per chi vive in Italia, lavora e rispetta la legge. In generale possiamo dire che c’è un minimo comune denominatore: la dignità dei cittadini, nel lavoro, nei diritti, nella vita quotidiana. Non è un caso che in questi giorni si celebri la Festa della Repubblica, una data storica quella di 81 anni fa dove si è dato avvio, anche lì tramite un referendum, alla nuova Italia dopo la fine della guerra e la sconfitta del Nazifascismo, di lì a pochi anni la Costituente avrebbe scritto la Costituzione del nostro paese nel nome della democrazia.
E proprio nell’articolo 1 e nell’articolo 3 in particolare della Carta principale della nostra Repubblica, dove si riconoscono il diritto al lavoro da un lato e l’uguaglianza di fronte alla legge dall’altro come base di una società democratica, in questi principi sta l’importanza di questi referendum.
Chi rappresenta le istituzioni dovrebbe ricordarlo sempre, l’importanza del voto e di scegliere perché anche questo è un diritto che chi è venuto prima di noi ha conquistato dopo la fine della guerra e della dittatura fascista.
Alle parole irresponsabili dei rappresentanti del governo e di alcuni rappresentanti dello Stato, noi amministratori locali e rappresentanti politici del Partito Democratico della Versilia rispondiamo che è un diritto e un dovere civico andare a votare.
Invitiamo quindi tutte le cittadine e i cittadini della Versilia a recarsi alle urne l’8 e il 9 Giugno e di votare 5 sì, per ridare dignità e giustizia ad un paese che ne ha fortemente bisogno.
Riccardo Brocchini, Segretario di Federazione PD Versilia
Marcello Pierucci, Sindaco di Camaiore e Presidente della Provincia di Lucca
Simona Barsotti, Sindaca di Massarosa
Maurizio Verona, Sindaco di Stazzema e Presidente dell’Unione dei Comuni della Versilia
