Un viaggio magico nell’Isola d’Elba attraverso gli occhi di Valentina Landucci

Ti presento l’Isola d’Elba” di Valentina Landucci, con le splendide illustrazioni di Sara Franci, è molto più di un semplice libro per bambini: è un ponte poetico gettato tra il continente e quella perla del Tirreno che gli elbani chiamano semplicemente “l’Isola”.

Una penna intrisa di mare e tradizione

Il valore aggiunto di quest’opera risiede proprio nell’autenticità della voce narrante. Valentina Landucci, giornalista nata a Pisa ma cresciuta tra le note pucciniane di Torre del Lago e la cartapesta del Carnevale di Viareggio, porta con sé tutto il DNA della toscanità più autentica. Non si tratta di una scrittrice che racconta l’Elba da turista occasionale: Landucci ha vissuto sull’isola per tre anni indimenticabili, redattrice del quotidiano Il Tirreno a Portoferraio, respirandone l’essenza profonda, assorbendone i ritmi e i segreti.

Questa intimità con il territorio emerge prepotente in ogni pagina. Quando l’autrice racconta che “l’isola d’Elba ha continuato a parlarle a ogni soffio di vento, a ogni infrangersi d’onda”, capiamo di trovarci di fronte a una narrazione che nasce dal cuore prima che dalla penna.

Ti presento lIsola dElba
Un viaggio magico nell'Isola d'Elba attraverso gli occhi di Valentina Landucci 2

Un racconto che sa di casa

La forza della narrazione di Landucci sta nell’aver saputo catturare quell’essenza particolare dell’essere isolani che contrappone “l’Isola” al “continente”. Chi conosce la Versilia e la cultura marinara toscana riconoscerà immediatamente quella particolare forma mentis che sa distinguere tra chi il mare lo vive davvero e chi lo frequenta solo d’estate.

L’autrice, con la sua formazione giornalistica affinata presso Il Tirreno e il suo radicamento viareggino, riesce a dosare magistralmente il rigore storico e la fantasia, creando un equilibrio perfetto tra documentazione e incanto. Le sue “due esploratrici d’eccezione”, Nonna Ape e la nipotina, diventano guide credibili proprio perché filtrate attraverso la sensibilità di chi sa cosa significhi crescere tra le Apuane e il mare.

Una Toscana che parla ai bambini (e non solo)

Il libro si inserisce perfettamente nella tradizione della letteratura toscana per l’infanzia, quella che sa essere pedagogica senza mai risultare pedante. Landucci ha il merito di presentare l’Elba nella sua completezza: non solo le spiagge turistiche, ma anche “borghi tra le colline, miniere silenziose, storie segrete”. È il ritratto di un territorio complesso e stratificato, raccontato con l’occhio attento di chi conosce la differenza tra superficie e profondità.

Particolarmente riusciti sono i ritratti dei personaggi storici che hanno calcato il suolo elbano: da Ovidio in esilio a Paolina Bonaparte, da Garibaldi al misterioso vescovo che sconfigge il drago. Ogni figura viene delineata con tratti vivaci e umani, lontana dalla retorica accademica ma sempre rispettosa della verità storica.

Un’illustrazione che fa del libro un’opera d’arte

Le illustrazioni di Sara Franci meritano un capitolo a parte. I suoi “piccoli quadri che danno vita all’isola e ai suoi personaggi” trasformano ogni pagina in un’esperienza visiva autonoma, capace di dialogare perfettamente con il testo senza mai sovrastarlo. La scelta di colori e la tecnica pittorica restituiscono perfettamente l’atmosfera mediterranea dell’Elba, dai turchesi del mare ai verdi della macchia mediterranea.

Un libro che sa di vento e lentisco

“Ti presento l’Isola d’Elba” è un libro che si lascia leggere con piacere a tutte le età. Dietro la veste di opera per l’infanzia si nasconde una guida poetica e competente, scritta da chi ha saputo guardare l’Elba con gli occhi curiosi della bambina che è stata a Viareggio e con la competenza professionale della giornalista che è diventata.

Il risultato è un’opera che profuma davvero “di vento e lentisco”, capace di far innamorare dell’isola chi non la conosce e di risvegliare dolci nostalgie in chi, come l’autrice, sa che certi luoghi non si lasciano mai davvero alle spalle.

Un libro da leggere, rileggere e regalare: perché certe storie, come certe isole, meritano di essere scoperte e riscoperte con lo stupore sempre nuovo di chi sa ancora meravigliarsi.

Voto: ★★★★★

Un’opera che conferma come la migliore letteratura per l’infanzia nasca sempre dall’amore autentico per i luoghi e le storie che si vogliono raccontare.

Ti protrebbe interessare

Filodora nel borgo delle arti, il libro di fiabe di Dalila Lazzarini

Un “Volo d’angelo” per il parco della scultura contemporanea di Pietrasanta

La passione dell’opera, la forza dell’arte: doppio appuntamento culturale alla Versiliana