marzia luchesi

Massarosa, dal dissesto finanziario al caos nei lavori pubblici. Opposizione all’attacco

La situazione del nostro Comune presenta criticità su più fronti, a partire dal dissesto dei conti pubblici. Cosi i consiglieri di opposizione sulla gestione – che definiscono disastrosa – del Comune.

“Abbiamo assistito impotenti alla scelta di far pagare alla comunità massarosese gli errori delle precedenti amministrazioni di sinistra, con un costo di circa 900mila euro”.

Il caos nei lavori pubblici

La gestione dei lavori pubblici è nel completo caos. I progetti del PNRR sono in grave ritardo: la piscina, che doveva aprire “sicuramente a ottobre 2024”, è stata rinviata prima a gennaio, poi a settembre, e ora a data da destinarsi. L’asilo di Piano di Mommio, che doveva essere completato ad agosto 2024, nella migliore delle ipotesi aprirà a settembre 2026.

Nel frattempo, il territorio è abbandonato a un’incuria senza precedenti. Numerosi progetti sono stati annunciati in pompa magna ma mai realizzati: il Tropicana, Baccanella, il Ponte a Piano del Quercione, la viabilità in collina.

Scelte organizzative discutibili

Di fronte a questa situazione, qual è stata la risposta della giunta Barsotti? Ha scelto di non nominare un assessore ai lavori pubblici, limitandosi ad affidare le deleghe a una consigliera che, dalle sue ultime dichiarazioni, appare confusa e poco concreta.
Inoltre, è bene che la gente lo sappia, un consigliere delegato non ha diritto di voto in Giunta per cui è una figura sostanzialmente di facciata.

Per fare l’assessore bisogna essere competenti, non gratis

Sinistra Comune cerca di distogliere l’attenzione sull’indebolimento della Giunta parlando di incarichi a costo zero e questo ci da la certezza – continuano i consiglieri di Minoranza – che non hanno imparato niente dalla condanna del loro assessore da parte della corte dei conti per… (semplificando il concetto) non essere stato capace di scelte giuste e oculate che evitassero il dissesto finanziario dell’Ente.

Non è il costo che determina la bontà dell’azione politica, ma la capacità di svolgere con competenza e cognizione di causa un ruolo che è di indirizzo politico per l’azione amministrativa.
Per fare l’assessore occorrono preparazione e competenza nella materia che si deve trattare e non è una mera medaglia da apporre sul petto a sostegno di un posizionamento politico.
Figuriamoci le le funzioni in oggetto vengono svolte da chi non ha nemmeno diritto di voto in Giunta.

Gestione del personale incomprensibile

Le decisioni sulla gestione del personale sono altrettanto problematiche. All’unico dirigente laureato in architettura è stata tolta la delega ai lavori pubblici, assegnata invece al segretario comunale laureato in giurisprudenza. Ad una laureata in Filosofa (la consigliera delagata) si affianca un avvocato (la dirigente).
La competenza dove sta?

Sul piano politico prendiamo atto che questa Amministrazione è sempre più a trazione di estrema sinistra aumentando di fatto il numero di amministratori

Siamo di fronte a una gestione incompetente e disastrosa delle risorse umane e finanziarie. Di questo passo, del nostro Comune resteranno solo macerie fumanti.

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