alessando sentini

Viareggio: Del Ghingaro esce dal consiglio senza maggioranza


Sicuri che dopo la giornata di consiglio comunale ne seguiranno altre per una verifica politica. Una volta si sarebbe chiamata Crisi di governo.

Ieri abbiamo assistito ad uno dei più indecorosi spettacoli che un consiglio comunale poteva dare di fronte ad oltre 200 spettatori in presenza.
A palesare tutta la confusione, l’incertezza, il tatticismo e talvolta l’impreparazione di un consiglio comunale che assomiglia di più ad un consiglio di classe (di 1° liceo) che all’organo che dovrebbe guidare la città, c’è stata la mozione di censura all’Avvocato Miracolo, elemento insostituibile per il Sindaco.

La campagna elettorale per le regionali e quella iniziata per le amministrative di Viareggio ha fatto sì che i gruppi consiliari si comportassero, per usare una metafora del ciclismo, come le squadre dei velocisti che vogliono prendere la testa del plotone a 20 km dal traguardo per preparare la volata per il loro uomo.

Quando la politica era una cosa seria, una situazione complessa come quella vissuta ieri, sarebbe stata emozione pura per chi si appassiona alla politica, commentando a caldo e nei giorni seguenti le mosse dei partecipanti alla partita come si fa al bar rileggendo le mosse di una partita a carte, imprecazioni comprese.

Invece il basso livello in aula ha prodotto inconcludenza, interventi confusi e alcuni interventi “censurabili” come quello del consigliere Pieraccini che si è messo ad urlare e inveire contro i colleghi e contro il pubblico al limite dell’isteria, forse per le difficoltà evidenti di tenere il punto.

Divide et Impera. Così Del ghingaro evita le sue dimissioni

Un consiglio comunale che era iniziato con un Del Ghingaro di fresco ritorno da Montecarlo (quello di Monaco) che da quanto ci dice la cronaca politica degli ultimi giorni aveva “puntato sul nero” e un Capogruppo Zappelli, rispolverato per l’occasione, che parla a nome di tutta la maggioranza respingendo con forza l’appoggio delle destre alla maggioranza cittadina. In sintesi o noi o loro.

Primo punto assegnato: Mai con Vannacci!

Un bel discorso, accorato, ma lettera vuota dato che tutti gli intervenuti si sarebbero aspettati dopo 15 giorni che si parla sulla stampa di uno spostamento di Del Ghingaro verso Vannacci, che il sindaco dicesse una parola su questo. Il sindaco si è limitato ad ascoltare in tensione, ma in silenzio.

Un consiglio comunale che aveva all’ordine del giorno punti molto importanti tra cui l’approvazione del bilancio consuntivo, argomento che avrebbe dovuto occupare ore di dibattito, ma che è stato risolto in 15 minuti al pari di una “richiesta di patrocinio”.

Avremmo voluto salutare anche il nuovo capogruppo della lega, che dopo il blitz dei vannacciani aveva spodestato Santini, ma la sedia era vuota. Forse perché era uno di quelli che non avevano firmato la Mozione e votando a favore di Del Ghingaro avrebbe creato ancora più problemi interni al partito visti i mal di pancia dei discendenti di Alberto da Giussano.

capogruppo lega Viareggio
Il nuovo capogruppo della Lega assente

La posizione della Lega

Al di là che lo si condivida o meno, Alessandro Santini – il defenestrato del carroccio – è stato l’unico che ha fatto un discorso preciso corretto e argomentato sia nell’esposizione della mozione che nella discussione e in un mondo normale, non in quello “al contrario” scritto da Vannacci avrebbe portato allo scacco matto ne confronti di Giorgio Del Ghingaro dimostrando di essere uno dei pochi che a questo gioco ci ha già rigiocato.
Invece la lega che vuole approfittare del Brand Del Ghingaro per un voto in più alle prossime elezioni regionali si spacca: 2 votano in coerenza alla mozione (Santini e Pacchini, i traditori secondo il partito), uno si è astenuto e gli altri due non si sono presentati. Bene ma non benissimo.

Fratelli d’italia

Anche Fratelli d’Italia che vive la battaglia interna tra Zucconi e Fantozzi si spacca tra coloro che vanno in soccorso al sindaco (Tofanelli) e coloro che tengono fede ai cinque anni di opposizione (Dondolini).
La cosa che ha disturbato di più è che gli interventi di coloro che per natura e per storia avrebbero dovuto tenere una posizione antitetica al Sindaco, sono risultati tutti molto confusi, impacciati e senza argomentazioni plausibili. Siamo solidali con loro, difficile tenere una linea partita dall’alto in contrasto con la loro storia consiliare.

La maggioranza in estrema difficoltà ha palesato tutti i suoi limiti e anni di torpore alle “dipendenze” del Sindaco. Unico sussulto il gesto di Zappelli, Bertolucci e Ricci che avrebbero potuto votare in maniera favorevole, ma rispetto e senso di responsabilità verso la maggioranza, abbandonavano l’aula evitando di fatto la Caporetto del civismo di Viareggio.

Fonti ben informate raccontavano che i consiglieri che avrebbero lasciato l’aula dovessero essere 5. Si notano infatti dichiarazioni di censura nei confronti del Presidente Miracolo contestuali al voto contrario della mozione. La lettura può essere una sola: evitare che l’esperienza amministrativa finisse.

Alla fine l’intervento di “Ponzio Pilato” Troiso, cittadino di Torre del Lago: “Io della vicenda ponticello non mi sono mai voluto interessare (bene, ma non benissimo), tanti consiglieri me ne hanno voluto parlare ma io ne sono rimasto fuori”. In sostanza nel suo intervento censura l’atteggiamento e il comportamento di Miracolo ma dichiara l’astensione.

E il Sindaco?

Prima di tutto nemmeno una parola in risposta all’intervento accorato e deciso da parte di tutta la sua maggioranza sul posizionamento: Civismo puro, che negli ultimi mesi lo stesso Sindaco rimarcava in ogni momento.
Sul punto ci pare si stia facendo chiarezza: La lega lo sostiene, Fratelli d’italia lo sostiene e la stampa ben informata parla di accordo con Vannacci e lui non smentisce.
Nei film gialli si dice che tre indizi fanno una prova, se poi non smentisci, fanno una certezza.

Sulla vicenda “Ponticello” dopo mesi di “casini”, cause, contrapposizioni. Ha trasformato il suo intervento in una grande televendita in stile campagna elettorale populista contornata da molte – diciamo imprecisioni.

Vi propongo: un ponte nuovo e più largo e spendo 150 mila euro… non vi basta ci aggiungo anche il cancello automatico per un valore di mercato di 15 mila euro… non siete ancora contenti?
Mi voglio rovinare, un parcheggio nuovo e asfaltato dal costo di 45 mila euro.

Al di là dell’ilarità degli astanti, non per gli interventi promessi, ma per il modo e la tempistica. Perché ora dopo mesi di contrapposizioni?


In conclusione, la maggioranza civica di Viareggio non esiste più, ci sarà una verifica politica con la consapevolezza che i recinti si sono aperti e che nei 5 mesi che mancano alla presentazione delle liste per la prossima amministrazione Giorgio del Ghingaro sarà sempre più un sindaco sub iudice.

La citazione del giorno :


…e quindi le persone scadono?

si, scadono.

e dove è riportata la data di scadenza?

Beh, dappertutto.
La trovi incastrata nelle parole, nelle azioni, nei fatti e sui volti


(Green Eyed Vincent)

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