La candidatura annunciata su Facebook dall’ex assesore del PD scatena la reazione delle altre forze progressiste. Sinistra Italiana, Verdi, M5S e Spazio Progressista frenano: «No a fughe in avanti». E spunta l’ombra delle regionali con Casa Riformista data oltre l’8%
Doveva essere un percorso condiviso, costruito insieme da tutte le componenti del centrosinistra viareggino. Invece si è trasformato in una corsa in solitaria che rischia di spaccare, ancora prima di iniziare, il cosiddetto “Cantiere Progressista” in vista delle amministrative 2026.
La miccia l’ha accesa Federica Maineri, consigliera del Partito Democratico, che nei giorni scorsi ha pubblicato sul proprio profilo Facebook un post in cui di fatto si auto-candidava a sindaco di Viareggio.
«Accolgo questa proposta di candidatura a Sindaco con grande senso di responsabilità», ha scritto Maineri, presentando la sua come «una proposta aperta e trasparente» che «nasce dall’ascolto e dal desiderio di costruire insieme».
La Bocciatura delle altre forze di Centro Sinistra
L’ascolto, evidentemente, si è fermato ai confini del Partito Democratico. Perché la risposta delle altre forze del centrosinistra non si è fatta attendere ed è stata durissima.
Sinistra Italiana, Europa Verde, Spazio Progressista e Movimento 5 Stelle hanno diffuso un comunicato congiunto che boccia senza appello l’operazione: «Per riuscirci è necessario individuare una figura civica che, sostenuta da tutte le forze politiche e sociali del centrosinistra, sappia allargare il campo e trasformare la pluralità in progetto comune».
Il messaggio è chiaro: niente candidati di bandiera, niente fughe in avanti. Il Cantiere Progressista vuole un candidato civico, condiviso, che non sia espressione esclusiva di un singolo partito. E soprattutto vuole rispettare il metodo che era stato concordato nei precedenti incontri: un percorso collegiale, non calato dall’alto.
La situazione si fa ancora più paradossale se si considera che lo stesso Partito Democratico di Viareggio, nel comunicato ufficiale diffuso il 7 ottobre dopo l’assemblea dell’Unione Comunale, aveva parlato di un «percorso capillare» e aveva dichiarato di non escludere «l’uso di eventuali primarie di coalizione come strumento idoneo per costruire un quadro unitario». Insomma, anche dentro il PD la partita non sembra affatto chiusa.
A complicare ulteriormente il quadro ci ha pensato il consigliere comunale del PD Rossi (solidale di Maineri), che a mezzo stampa avrebbe pubblicamente escluso tre assessori della giunta attuale dalla partecipazione al Cantiere Progressista: Alberici, Mei e Pierucci.
Oltre alla dimostrazione di non saper leggere il quadro politico di queste ultime settimane (ndr), risulta agli occhi di tutti una mossa che invece di aggregare, come sottolinea il comunicato delle forze progressiste, finisce per escludere e dividere.
Le prossime Regionali
E poi c’è il nodo delle elezioni regionali, ormai imminenti. Al di là della vittoria data per scontata del presidente uscente, le previsioni parlano di un Partito Democratico sotto la media regionale a Viareggio, ma soprattutto di un risultato eclatante per Casa Riformista, la lista guidata a Viareggio dal consigliere comunale David Zappelli e sostenuta da alcuni assessori e diversi consiglieri di maggioranza.
«Come si fa ad escludere una forza che esprime quel consenso dal ragionamento complessivo?», si chiedono in molti nel centrosinistra viareggino.
La fuga in avanti di Maineri, arrivata proprio nei giorni precedenti le regionali, appare dunque ancora più azzardata: un tentativo di bruciare i tempi e imporre un nome prima che gli equilibri interni al campo progressista si ridefiniscano sulla base dei risultati elettorali.
Resta il fatto che, al momento, la proposta Maineri è già stata bocciata dalle altre componenti del Cantiere. E che l’unico punto di convergenza sembra essere la richiesta di una figura civica, capace davvero di unire e allargare il campo.
Quanto ai cantieri, per ora a Viareggio gli unici aperti – e molti chiusi – restano quelli fatti nei Lavori pubblici dall’assessore Pierucci.