“Meglio andare subito al voto che assistere a questa agonia quotidiana”
VIAREGGIO – La crisi politica che attanaglia Palazzo Nieri e Paolini si aggrava giorno dopo giorno. E mentre la maggioranza Del Ghingaro si frantuma in conflitti interni, dall’opposizione arriva una richiesta netta: «Meglio subito un Commissario Prefettizio che ci porti alle elezioni, piuttosto che un Sindaco ed un’Amministrazione Comunale che non sono più rappresentativi della maggioranza politica che gli ha eletti nel 2020».
A parlare è Massimiliano Baldini, che in una nota durissima descrive una città «istituzionalmente in crisi da tempo ed isolata da tutti, dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Lucca, dai Comuni della Versilia, dal Parco, dall’Ambito Turistico, dalle categorie economiche, dai sindacati».
La situazione in Consiglio Comunale sarebbe ormai insostenibile, con metà della Giunta sfiduciata e una maggioranza ridotta in frantumi. «Oggi a Viareggio non governa più nessuno», afferma Baldini, rivolgendosi direttamente ai Consiglieri Comunali: «Non abbiate timore, staccate la spina e salvaguardate la vostra dignità senza galleggiare». Secondo l’esponente dell’opposizione, nessuno sarebbe più in grado di «fare gli interessi della nostra comunità, di pensare ai bisogni della gente».
Le modalità con cui il Sindaco avrebbe gestito il rimpasto di Giunta vengono definite da Baldini come «una vendetta politica verso chi non gli risponde più (e non lo sopporta più)», un ulteriore esempio dello «sfascio istituzionale che è protagonista a Piazza Nieri e Paolini».
Il quadro tracciato dall’opposizione è quello di una maggioranza lacerata da conflitti interni, dove si combatte «una guerra per bande senza esclusione di colpi». Al centro della polemica, «il re che ha perso la corona ma vorrebbe decidere lui, per successione divina, a chi metterla sul capo nel 2026», mentre tutto il resto della coalizione sarebbe animato «dall’unico interesse di salvare la poltrona attraverso il riposizionamento più opportuno», con «i soliti “scilipoti” di turno pronti al salto della quaglia mascherato da senso di responsabilità».
La proposta è chiara: anticipare l’arrivo di un Commissario Prefettizio piuttosto che prolungare l’agonia. «Molto meglio il Commissario Prefettizio che 4 mesi di faide e veleni prima dello stop del Consiglio Comunale 45 giorni prima delle elezioni che potrebbero essere fissate già per aprile», conclude Baldini, sottolineando come la città «non possa permettersi una situazione pietosa come quella che va in scena da troppo tempo in Comune».