Un placcaggio plastico, volante, coraggioso, salutato subito dai competenti applausi del mitico stadio
Quaggia di Mogliano Veneto. Una emozione non da poco per Marco Checchi, lidese doc, classe 2004, al suo
esordio nella massima serie di rugby, la serie A Elite. Una emozione forte anche per il manipolo di amici
(per non parlare dei genitori Fabio e Ketty ) partiti dalla Versilia per assistere al battesimo del fuoco di
Marco in prima squadra. Un esordio vincente, quello di Marco, visto che il Mogliano ha battuto domenica
14 per 26 a 12 la Sitav Lyons , conquistando i 5 punti che valgono l’aggancio alla zona play off dopo le prime
sei giornate.
Che Marco, trequartista molto tecnico (oggi un metro e settantaquattro per 92 chili: potenza e agilità) ,
avesse un talento naturale lo si era già visto ai tempi delle giovanili, prima con il Viareggio Rubgy e con i
Titani, portabandiera di questo nobile sport in Versilia, per poi approdare alla molto competitiva Mogliano,
in terra veneta, ovvero la terra del rugby italiano per storia ed eccellenza.
Mogliano è una società di riferimento per l’intero movimento rugbistico italiano, sinonimo di passione ed
esperienza: un grande vivaio a supporto di una prima squadra con chiare ambizioni. Un lavoro, quello della
società veneta, molto professionale, che nel tempo ha portato tanti gioielli anche alla nazionale: i Garbisi, i
Drago , i Marin, per citarne solo alcuni, sono passati tutti dal Quaggia.
Arrivato in Veneto, Marco Checchi si è fatto subito notare fino ad arrivare a vincere col Mogliano il titolo
cadetto nella stagione 2023 – 2024. Ora il debutto in prima squadra, per niente scontato e, speriamo,
foriero di altre occasioni per mettersi in mostra. Un versiliese di talento e belle speranze in serie A, in uno
sport spettacolare, in netta crescita, di grandi valori anche umani, è buona notizia- Forza Marco.
