Sigilli ai locali della Darsena, Chelini: “Stiamo assistendo alla fine di Viareggio”

VIAREGGIO. “Ogni giorno un tuffo al cuore, pensando all’economia locale e ai politici cui è stata in passato ed oggi demandata l’amministrazione di Viareggio. Non serve più affaccendarsi troppo, basta aprire le pagine dei quotidiani e stupirsi se non mettersi le mani nei capelli. Chiusi ieri due locali sulla Marina di Levante, il Maki e il Besos per eventi dello scorso anno e del maggio scorso in cui era stata trovata gente che ballava. La Procura interviene in base alla normativa vigente e data la Babele dei regolamenti esistenti e soprattutto inesistenti si chiudono quelle poche attività di richiamo nella nostra città”. Gabriele Chelini del Coordinamento Movimento Cittadini Per Viareggio e Torre del Lago, intervenendo sugli ultimi due sigilli apposti ieri a locali della Darsena a Viareggio.

“Non entro nel merito dell’indagine della Procura che deve fare ovviamente e totalmente il suo corso, ma una cosa non posso fare a meno di notarla, evidenziare cioè un fatto che ha un vestito esclusivamente politico: l’attuale giunta di Betti ha come lista di supporto Viva Viareggio Viva dove erano presenti candidati di tutto rispetto per quanto concerne l’animazione e l’imprenditoria della ristorazione e del divertimento (l’amico Maurizio Baccili in arte Uz , ma anche Fabio Gentili, Cesare Funel, l’assessore al turismo e direttore del Principe di Piemonte Augier e altri); uno di questi è uno dei titolari del Maki Maki, Emiliano Cerri che presumo avrà creduto alle lusinghe del “Sindaco Carnevalaro”, del “Betti-hour”, del Sindaco della Viareggio-da-bere. In sostanza, un Sindaco e una giunta che non riescono a tutelare nemmeno chi li ha appoggiati”.
“Infatti, questa amministrazione, a parte non aver fatto alcunché nei primi 50 giorni, si appresta a non fare alcunché anche in seguito, considerato il basso livello dei componenti per quanto concerne preparazione e forza decisionale. Lo dimostra il fatto che fino ad oggi hanno solo previsto qualche incontro per “fare chiarezza”! Stretti tra ambientalisti che ci farebbero mangiare solo l’erba a giorni alterni e operatori economici letteralmente in ginocchio, riusciranno i nostri ex eroi della movida, prestati come improvvisati amministratori alla politica dai bravi burattinai, a fare la voce grossa e a tirare fuori i “cosiddetti” attributi e prendere decisioni a dir poco geniali e di enorme responsabilità per dare un segnale di presenza a questa città che muore?”

“La realtà – aggiunge Chelini – è che o questa amministrazione comincia a dare segnali di vita e di non essere attaccata ad una flebo, o Viareggio è spacciata: qui bisogna, da subito, mettere mano alle regole per cambiarle una volta per tutte e se non ci si riesce, soprattutto per la possanza dell’Ente Parco e del suo ingombrante amministratore Manfredi, paventare l’uscita da esso di Viareggio. E dopo la pagliacciata dell’asse di penetrazione (tanto la nautica è morta, a che serve! Questo mi sono sentito dire!!!) ora l’estremo saluto anche alla poca vita notturna di una città dormitorio”.

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