Le pagelle di Viareggio-Perugia

VIAREGGIO. Queste le pagelle di Viareggio-Perugia, gara vinta dagli ospiti 2-0.

GAZZOLI 6,5: Con due parate provvidenziali in avvio salva il risultato. Almeno sino al 19′ quando Eusepi lo infila. Stessa sorta al 38′, ma pure il diagonale di Fabinho è imprendibile.

CELIENTO 5,5: Nel secondo tempo spinge come un forsennato nel tentativo di sfondare sulla destra. Tanto impegno che lo porta a voler strafare. In fase difensiva soffre, come tutto il reparto.

LAMORTE 5,5: La sua non è una gara da ricordare. Non si ricordano errori particolarmente vistosi, ma in generale, ogni volta che il Perugia si affaccia in avanti, scatta l’allarme.

CONSON 5,5: Sbaglia il movimento in occasione della doppia palla-gol per il Perugia in avvio. Ingaggia svariati duelli con Eusepi, ma raramente ha la meglio.

FALASCO 5,5: Non ha mai la possibilità di proporsi in avanti. Deve sempre pensare a limitare le incursioni quando di Fabinho, quando di Insigne. In sofferenza dall’inizio alla fine (dal 1′ st ROMEO 5,5: Porta centimetri e sostanza all’attacco bianconero. Avrebbe voglia di spaccare il mondo e si nota in un confronto acceso col primo assistente).

GALASSI 5: Mai un inserimento coi tempi giusti, mai un passaggio illuminante. Anzi, il pallone lo tiene troppo e molto spesso lo perde. Si fa trovare fuori posizione in buona parte delle ripartenze del Perugia.

GEMIGNANI 5,5: In una gara in cui la sua squadra pensa a contenere, ancor prima di proporre, per lui di gloria ce n’è veramente poca (dal 15′ st PIZZA 5,5: Alla terza panchina consecutiva, entra quando ormai il disastro è già compiuto).

DELLA LATTA 5: Irriconoscibile. Pressing sul portatore di palla avversario piuttosto scarso ed è strano per uno che fa del dinamismo il suo punto di forza. Lucarelli se ne accorge e all’intervallo lo lascia negli spogliatoi (dal 1′ st ROSAFIO 5,5: Il suo ingresso in campo a Barletta era stato determinante. Stavolta, invece, quarantacinque minuti avulsi).

PEVERELLI 5,5: Fare l’uomo ombra di Fabinho non è il suo mestiere. Si applica con la diligenza che lo contraddistingue, ma ha solo due polmoni e non cento. Riportato nella sua posizione abituale, quella di terzino, rende decisamente di più.

VANNUCCHI 5,5: Tanti tocchi di fino, alcuni utili, altri meno. Prova da solo ad impensierire la difesa del Perugia, ma è un compito troppo arduo anche per un campione come lui.

DE VENA 5: Cerca la finezza quando Vannucchi gli serve la palla del possibile 1-2: tenta di colpire il pallone col tacco, senza riuscirci. L’emblema di una partita al di sotto delle aspettative.

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