PD: “Mallegni azzera la solidarietà per il suo narcisismo politico”

PIETRASANTA. Il PD di Pietrasanta interviene sulla questione rete anti-immigrati e allarmismi vari sulla sicurezza. Ecco il testo del comunicato:

“I have a Dream” diceva Martin Luther King il 28 agosto 1963, in un discorso divenuto simbolo della lotta contro il razzismo e per l’uguaglianza dei diritti sociali, a prescindere dal colore della pelle o dal Paese di origine. Mai come oggi questo discorso è tornato di attualità: ruspe contro i campi rom, inseguimenti in spiaggia contro “l’uomo nero”, rete anti-immigrato, ne sono l’esempio lampante oltre che di uno stile politico vuoto e gridato.

Purtroppo l’inesauribile voglia di apparire e di far parlare di sé soprattutto a livello nazionale per ben altri scopi e prospettive future, hanno fatto ben pensare al Sindaco di Pietrasanta di imitare il vicino di Forte dei Marmi, pur consapevole (vista l’esperienza passata fortemarmina) che la rete anti-immigrato non è la soluzione al problema ma semplicemente un palliativo ridicolo, grottesco e poco decoroso per spostare l’attenzione dai veri problemi che attanagliano l’economia locale.

Si pensi concretamente e senza troppi proclami a mandare avanti il progetto della precedente Amministrazione per la sistemazione dell’area, così come a ricercare spazi di supporto (a partire dai bagni chimici) a chi percorre chilometri sotto il sole ogni giorno ed ha lasciato la propria famiglia per garantirgli almeno da mangiare: che fine ha fatto la carità cristiana tanto in voga in campagna elettorale? Vogliamo combattere la vendita abusiva sulle spiagge? Partiamo dalla regolarizzazione di mercatini etnici per esempio.

A due mesi dalle elezioni l’immagine di Pietrasanta è ben cambiata: esercito, poter sparare nelle proprie case e rete anti-immigrato sono notizie che ci dipingono come una città da far-west.

Se a questo aggiungiamo la bocciatura della maggioranza all’istituzione della commissione casa e sociale, ed il pugno duro contro le famiglie che alloggiano nelle case parcheggio il cerchio si chiude e per la solidarietà non c’è più posto.

Forse è il caso di ricordare ai nostri amministratori che “la storia ricorderà la mano che semina il grano e non quella dell’avidità”.

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