MONTECATINI. Il punto più basso e quello più alto nella stessa partita. Imbarazzante nel primo tempo, padrone assoluto del campo nel secondo. Il Viareggio, sotto di un gol all’intervallo, vince in rimonta a Montecatini, in casa dell’ormai ex capolista. Lo fa con una gara dai due volti. Spaesato, passivo, quasi irritante per quarantacinque minuti. Poi, tornato dagli spogliatoi, come per incanto, si trasforma. Diventa famelico, aggressivo, determinato. I padroni di casa cedono fisicamente e non riescono a resistere all’onda d’urto delle zebre, che colgono il secondo successo del campionato dopo quello di Spoleto (metà settembre).
I margini di scelta di Pierini sono ridotti. Avanti con l’undici di domenica scorsa, con Reccolani in regia e Bruzzi e Rubino recuperati sì, ma solo per la panchina. Ma al di là del modulo e delle posizioni in campo, ciò che sconcerta è l’atteggiamento del primo tempo. Un Montecatini ordinato e organizzato dopo venticinque minuti di niente assoluto passa, con Santini che indovina la conclusione della domenica sfruttando le praterie concesse dal Viareggio sulla propria trequarti. La traversa di Caciagli nel finale di frazione è un episodio isolato, estemporaneo.
I bianconeri tornano prestissimo dagli spogliatoi, hanno voglia di dimostrare che valgono molto più di quel primo tempo da insufficienza grave. Eppure uomini e schieramento sono i medesimi. Ma si intravede una luce diversa negli occhi di Mariani e compagni. Già, Mariani, l’uomo che ha spaccato in due il match. A fianco del “Mariotti” c’è un sussidiario in sintetico intitolato alla memoria di suo nonno Amos, termale doc, ex giocatore di Juve, Fiorentina, Milan, Lazio e Napoli. Lo trova lui il pareggio alla mezz’ora dopo averci provato almeno altre due volte. Trascina il Viareggio al successo assieme ad uno Sciapi capace di fare reparto da solo: difende palla e fa salire la squadra mettendoci cuore, fisico, grinta. Divora due palle del 2-1, poi, sfruttando l’eroico recupero di Caciagli (la palla sembrava destinata a uscire), rifinisce per il subentrato Rosa Gastaldo. Deviazione che vale il vantaggio.
Pierini si avvale dell’esperienza e del carisma di Fiale per congelare il risultato. E fa bene. Il secondo tempo di Montecatini può rappresentare la svolta – tanto attesa – della stagione.