“Udienza-vergogna. Non accetteremo mai la prescrizione sulla strage”

VIAREGGIO. “Abbiamo assistito all’ennesima “udienza-vergogna” per quanto riguarda consulenti e testimoni degli imputati. È stato detto, ancora e con forza, che i nostri familiari li hanno uccisi e a noi non rimane che aggiungere: consapevolmente!” Lo scrive Marco Piagentini, presidente de “Il mondo che vorrei”.

Come ripetiamo da 6 anni e mezzo, non c’era niente da inventarsi per rendere sicuro quel treno-bomba: bastava applicare lo studio fatto da ferrovie nel 2005, dotando i treni di sensori antisvio; bastava controllare ciò che proveniva dall’estero; bastava pensare alla sicurezza e non al profitto ed al mercato. Moretti fece la sua “riflessione” e scelse!

Il cavalier Moretti ha licenziato il ferroviere Riccardo Antonini, perché la mattina del 1° luglio 2009, a poche ore dalla strage ferroviaria, rilasciò una dichiarazione alla stampa sulla presenza di Moretti a Viareggio il 30 giugno 2009. Alle ore 13.15 di fronte alla sala montata spezzata si rivolse ad un suo attendente con queste parole: “D’ora in avanti dobbiamo controllare tutto ciò che viene dall’estero!” E questo sarebbe il “conflitto d’interessi” per cui è stato licenziato Riccardo?!

Niente vale più della vita umana, niente. Giudice dott. Nannipieri (che ha confermato questo licenziamento) legga i quotidiani locali di oggi e rifletta per non sbagliare mai più.

E la prof.ssa sig.Torchia? (Solo per citarne una). Che possiamo dire? Ferrovie ‘amano’ contornarsi di “imputati”, consulenti, testimoni e li premiano, li promuovono, tutto a norma, tutto sempre regolare nel “sistema ferroviario”.

“Consapevolmente”, l’Associazione dei familiari “Il Mondo Che Vorrei” onlus con tanto dolore attende la verità, la giustizia e la sicurezza in quell’aula di Tribunale; non accetta e respinge al mittente i racconti inauditi ed offensivi per ogni essere umano che ogni mercoledì il nostro udito e la nostra dignità sono costretti a subire per difendere i nostri bambini, le nostre ragazze, i nostri figli, i nostri familiari, ma mai e poi mai accetteremo la prescrizione su questa immane tragedia.

No alla prescrizione per Viareggio e tutte le altre stragi. Il nostro dolore non cadrà mai in prescrizione”.

 

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