Mafia nel porto, interrogazione in consiglio regionale

Presentata in Consiglio Regionale un’interrogazione orale urgente al Presidente Rossi sulle infiltrazioni mafiose nel porto di Viareggio. Oggetto dell’atto le motivazioni che hanno portato il Comitato Portuale, cui Rossi è parte, ad approvare con delibera 23/2015 la concessione demaniale marittima alla M.G.L. Yachting Service srl guidata dalle mogli di due esponenti del clan mafioso “cursoti” di Catania, uno dei quali risultante amministratore della società.

“Rossi deve spiegarci com’è possibile che il Comitato Portuale – dove siede insieme a Ceccarelli, al presidente della Provincia di Lucca, al sindaco di Viareggio e il presidente della Ccia di Lucca – abbia fornito l’ottobre scorso un’ulteriore concessione a questa società dopo la licenzia di subingresso 34/2014, senza mai chiedere il certificato antimafia. Questa mancanza impone un chiarimento da parte del Presidente della Regione sia in Consiglio Regionale, dove lo aspettiamo martedì prossimo, sia in Commissione parlamentare antimafia. Siamo certi infatti che la Presidente Bindi raccoglierà l’invito dei nostri senatori Giarrusso, Gaetti e Bulgarelli a far comparire nella Commissione: Rossi, il resto del Comitato Portuale e chi ha curato le indagini sull’infiltrazione del clan “Cursoti” a Viareggio”, dichiarano Enrico Cantone e Gabriele Bianchi, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle e firmatari dell’interrogazione.

“Purtroppo il caso Viareggio è ennesima prova della difficoltà, chiamiamola così, del Partito Democratico di preservare la Toscana dalle attività della criminalità organizzata. Aiuterebbe vedere operativo e funzionante quell’Osservatorio Regionale Antimafia votato in pompa magna il 3 dicembre 2014 dal Consiglio Regionale e ancora in attesa di essere costituito”, concludono i Cinque Stelle.

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