Comune vs Regione per Cava Fornace, rischio sospensione-revoca

“Cinque giorni di tempo. E non di più” dice il Comune di Pietrasanta.  In questo arco temporale la Regione Toscana  dovrà presentare copia della fidejussione obbligatoria per legge, documento che, nonostante i ripetuti appelli formali e informali, non è mai giunto sui tavoli di palazzo civico.

Il tempo sta per scadere e l’amministrazione comunale di Pietrasanta guidata da Massimo Mallegni da sempre contraria all’esistenza della discarica è pronta a rivolgersi, se entro 5 giorni non sarà prodotta la documentazione richiesta, alla Procura della Repubblica di Massa e a quella di Lucca. La lettera, firmata dal vice sindaco, Daniele Mazzoni, ed inviata alla Direzione Ambiente ed Energie – Settore Bonifiche della Regione Toscana, stabilisce una dead line al di la della quale l’amministrazione comunale agirà nelle sedi competenti e non intende più andare oltre.

“Da mesi – spiega Mazzoni – andiamo chiedendo una copia della fidejussione obbligatoria per legge senza averla mai ricevuta. L’ultima richiesta formale risale allo scorso 23 maggio. Ma l’esito, altrimenti non saremmo qui, è stato deludente. Abbiamo promesso ai nostri cittadini che ci saremmo battuti con ogni mezzo contro la discarica e lo stiamo facendo – spiega il Vice Sindaco – La fidejussione allo stato è un documento fantasma. Da oggi riterremo la Regione responsabile per la sua mancanza o per la sua non rispondenza alle prescrizioni dell’autorizzazione. Ho chiesto formalmente alla Regione di sospendere o revocare l’autorizzazione  e se non c’è chiarezza sulla documentazione obbligatoria  e per legge, se non lo fanno, il Responsabile  è del Procedimento  e se  e ne prende la  responsabilità. La prossima  settima, scaduto il termine della diffida, mi recherò in Procura della Repubblica  e per informare il Procuratore e depositare un  esposto con tutta la documentazione in nostro possesso,, tra cui il fatto che la Regione non ha copia   di documentazione  obbligatoria  per  i legge dell’autorizzazione a suo tempo rilasciata dalle Province .”

Mazzoni fa una piccola digressione anche sulla questione royalties: “Vorremo che la discarica venisse dismessa ma, finché resta aperta, a mio parere è un diritto del Comune di Pietrasanta percepire gli utili derivanti dall’insistenza dell’impianto sul territorio, fondi da destinare, come da delibera di giunta e da accordo con i cittadini residenti, a studi ambientali nell’area di pertinenza del sito. Per questo filone i nostri avvocati si è metteranno  e a breve a lavoro. E’ chiaro che il nostro obiettivo rimane quello di puntare alla chiusura in sicurezza di Cava Fornace”.

 

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