“L’assemblea dei comitati paesani di Capriglia e Capezzano Monte aveva come scopo quello di informare i cittadini dei due paesi riguardo all’arrivo di migranti a Capriglia e di questo ringraziamo Genovesi e Lucarini, referenti dei comitati di Capriglia e Capezzano, che hanno organizzato l’incontro. Doveva inoltre essere l’occasione per sentire la voce dei cittadini e trovare proposte o suggerimenti per costruire, se possibile, un progetto di accoglienza. Invece si è trasformata, a nostro avviso, nel solito e patetico tentativo di strumentalizzare un problema da affrontare invece con serietà e responsabilità. Abbiamo assistito ad una serie di sproloqui da parte di esponenti di centro destra locali e versiliesi, alimentando la paura e sobillando le paure dello “straniero”, il tutto per limitare un confronto costruttivo e trovare possibili soluzioni ad una questione che interessa tutta la comunità di Pietrasanta. Il dibattito è stato egemonizzato dal Centrodestra, da sedicenti comitati di Viareggio che dovrebbero “liberare” la città dall’invasione degli stranieri, dalla Lega Nord di Massarosa e addirittura da Casapound Versilia che hanno di fatto impedito ai – pochi – cittadini di Capriglia e Capezzano di intervenire per portare un contributo fattivo rispetto all’accoglienza che dovrebbe riguardare la comunità di Capriglia”.
Lo scrivono Nicola Conti e Luca Mori del Pd di Pietrasanta. “Abbiamo cercato di portare il dibattito nel corretto binario, cercando di fornire contributi seri e portare ad esempio esperienze virtuose di accoglienza.
“Il tema delicato dell’accoglienza dei migranti deve essere tirato fuori dalla rissa della propaganda politica e crediamo che il numero di persone da accogliere sia importante e sia corretto che in una comunità piccola come quella di Capriglia e Capezzano non possa aver luogo un progetto di accoglienza di così ampie dimensioni come quello ipotizzato.
“Noi riteniamo che per creare vera accoglienza, bisogna privilegiare i progetti di ‘accoglienza diffusa’ con piccoli nuclei familiari e non con accoglienze di massa concentrate in un unico immobile. Solo in questo modo possono essere messi in campo progetti di integrazione e coinvolgimento che da un lato rendono proficua a concreta l’accoglienza dall’altro sconfiggono le paure e le mistificazioni. Purtroppo se le forze politiche di destra continuano ad alimentare la paura non fanno un bel servizio alla comunità di Pietrasanta, al contrario pensiamo che la nostra comunità, se informata, inserita attivamente in un percorso di accoglienza strutturato e organizzato voglia e possa fare la sua parte, lasciando ad altri la polemica e l’odio, caratteristiche che non appartengono alla nostra storia e alla nostra cultura.
“Crediamo che nell’animo di ciascuno di noi sia ben chiaro il sentimento di pietà e di carità umana, crediamo che ognuno di noi si angosci a vedere le vittime dei naufragi nel Mediterraneo, crediamo che il sentimento di solidarietà sia prevalente e che solo la paura dell’ignoto possa far prevalere sentimenti di esclusione. Per questo crediamo che una forza politica matura e responsabile debba lottare contro i pregiudizi e la strumentalizzazione e noi faremo la nostra parte come il nostro Stato sta facendo da tempo, spesso sobbarcandosi un problema che non riguarda solo l’Italia ma l’Europa intera, che però è forse troppo impegnata sui parametri di Maastricht e troppo poco sui temi delle emergenze umanitarie.
“Condanniamo dunque il comportamento di certi esponenti politici che hanno utilizzato a fini elettoralistici e propagandistici un’assemblea civica che doveva restare lontano dalla strumentalizzazione politica, e riaffermiamo la necessità che su questo argomento si abbassino i toni e si dia voce ai cittadini interessati, per trovare una soluzione di civile convivenza.