Con DoveVado, alla scoperta di Perugia, Istanbul e dei rifugi alpini

Jan Myrdal, scrittore svedese ormai novantenne, autore di numerosi romanzi dedicati al viaggio e al reportage impegnato, sostiene che viaggiare sia come innamorarsi: il mondo si fa nuovo. Gli fa eco lo scrittore Roberto Bolaño, cileno di nascita ma messicano d’azione – scomparso prematuramente a Barcellona nel 2003 – che d’altronde proprio il mondo cambia ogni cento metri.
Perché quindi non continuare a scoprire (e riscoprire) l’amore e la magia dell’innamoramento, visitando al tempo stesso luoghi sconosciuti, entrando in contatto con culture e costumi diversi dai nostri, ascoltando storie inedite, gustando sapori esotici, imparando, in altre parole, ad apprezzare anche ciò che ci sembra così estraneo e distante dal “confort sicuro” del nostro trantran quotidiano?
In fondo è questo il segreto che “muove” ogni vero viaggiatore: la curiosità, il saper guardare il mondo con gli occhi di un bambino.
Ed è proprio con questo spirito che i travel blogger di DoveVado ci raccontano ogni settimana i loro viaggi e le loro vacanze.

 

Alla scoperta di una Perugia a misura di bambino

DoveVado - Perugia

 

Una vacanza con la famiglia nel capoluogo umbro, un weekend lungo (e goloso) organizzato in occasione di EuroChocolate e conclusosi con la scoperta del POST, il museo scientifico-tecnologico pensato per i più piccoli, il cui nome non è altro che l’acronimo di “Perugia Officina di Scienza e Tecnologia”.
Come ci racconta Marco Pomella, POST è realmente un’officina a tutti gli effetti in cui i bambini possono sperimentare con mano (e quindi comprendere) argomenti e concetti anche molto complessi. Ad esempio “per spiegare l’elettricità c’è una bicicletta: il bimbo pedala e la luce si accende. Per spiegare le onde sonore c’è un grande basso che i bambini possono pizzicare. E poi esperimenti sull’aria, sulla resistenza, sull’induzione, sulla gravità. C’è il ponte di Leonardo da costruire. Le bolle di sapone dentro le quali i bambini possono entrare”. E se pensate che mamma e papà possano annoiarsi, beh, vi sbagliate. In fondo, non è forse vero che dentro ogni adulto vive ancora un bambino che aspetta solo l’occasione di abbandonare cravatta e tacchi alti per poter giocare liberamente?

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Su in cima fino a Capanna Regina Margherita, il rifugio più alto d’Europa

DoveVado - Capanna Regina Margherita

 

Una cordata a oltre quattromila metri di altitudine, un trekking sul ghiacciaio di una delle cime più imponenti delle Alpi (il Monte Rosa) per raggiungere il rifugio più alto d’Europa: Capanna Regina Margherita. Un paio d’estati fa Massimiliano Lombardi, in compagnia di un gruppo di amici ha “conquistato” questa baita simbolo del Club Alpino Italiano. Inaugurata nel lontano 1893 e dedicata (come si può facilmente evincere dal nome) alla Regina Margherita Maria Teresa Giovanna di Savoia, venne costruita con l’intento originario di “consentire ad alpinisti e scienziati maggior agio ai loro intenti in un ricovero elevatissimo”. Per questo, vide l’aggiunta nel 1899 di una torretta destinata ad osservatorio meteorologico. Così, grazie alla sua posizione privilegiata e alle sue strutture, nel 1903, il Consiglio Internazionale delle Accademie con sede a Londra riconosceva la Capanna Margherita come istituzione di “utilità scientifica e meritevole di appoggio”.

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Istanbul, la città dalle due anime

DoveVado - Istanbul

 

Fu Bisanzio ai tempi dell’impero romano e Costantinopoli fino al 1930: oggi Istanbul è una megalopoli di oltre 13 milioni di abitanti. Da sempre però rappresenta il punto d’incontro tra Oriente e Occidente, crocevia tra Asia e Europa, continenti con storie e culture così diverse ma così vicine al tempo stesso. Un “mosaico composto da migliaia di tessere”, così ce la descrive Claudia Tani, un confronto continuo tra “tradizioni e racconti che parlano lingue differenti. Un bouquet variegato di profumi e suggestioni vecchie di millenni, monumenti e opere d’arte, religioni e popolazioni. Sacro e profano. Antico e moderno”. Da Piazza Sultanhamet, che ospita i monumenti più famosi come la Basilica di Santa Sofia, la Moschea Blu, la Basilica Cisterna di Yerebatan, fino al Bosforo e alla penisola di Galata: tre giorni alla scoperta della città più famosa della Turchia.

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