Reti ambiente, il Pd esulta in Versilia

Reti ambiente, il Pd esulta in Versilia. È stata valutata positivamente infatti la scelta di deliberare modifiche statutarie per interrompere ogni processo di cessione di quote ad eventuali soci privati e mantenere, dunque, un capitale totalmente pubblico. “Questa decisione – scrive il partito in una nota – rende merito alla nostra posizione condivisa da molti nostri amministratori che da tempo avevano proposto un cambio di rotta in tale direzione. Condividiamo e valutiamo altresì positivamente il documento presentato dal Partito democratico regionale sulle politiche di raccolta dei rifiuti, nell’Ato costa. Auspichiamo, per questo, che all’interno dell’assemblea di Reti ambiente, in programma il prossimo 9 maggio, si adotti, insieme alle modifiche statutarie, un atto di indirizzo che recepisca le linee fondamentali di quel documento, così da rendere evidente ed esplicito il modello di governance partecipato da tutte le amministrazioni attraverso specifici patti parasociali, necessari per rendere efficace il modello della holding, formato dalle varie società operanti sul territorio. Invitiamo nostri sindaci presenti in assemblea a dare il proprio voto favorevole, sia alle modifiche statutarie, che alla delibera di indirizzo sulla governance, se ovviamente in linea con quanto contenuto nel documento del Pd regionale. Come già detto in consiglio comunale a Viareggio dal capogruppo Pd Luca Poletti, siamo convinti che per Reti ambiente sia oggi indispensabile definire un piano industriale, propedeutico a definire i rapporti tra la capogruppo e le società locali, e quindi la complessiva organizzazione aziendale. Per questo  pensiamo sia necessario che gli organismi competenti pongano in essere atti che agevolino le relazioni fra i comuni soci, creando i presupposti utili per semplificare processi industriali, volti a migliorare l’efficienza e l’efficacia del servizio. Infine il Pd ritiene che questa impostazione possa assicurare alla comunità versiliese una prospettiva positiva, che rappresenti per il futuro un modello capace di favorire le migliori pratiche dell’economia circolare”.