Coronavirus, il professor Menichetti: “Fase nuova, aumentano i ricoveri. Importante vaccinarsi contro l’influenza”

Coronavirus, torniamo a parlarne con l’esperto, il professor Francesco Menichetti, Ordinario di Malattie Infettive all’Università di Pisa, Presidente GISA (Gruppo Italiano per la Stewardship Antimicrobica) e Direttore U.O.C. Malattie Infettive dell’AOUP

Con l’estate, nonostante molti “esperti” affermassero che il Covid 19 sarebbe scomparso sua sponte, i nuovi contagi – se pur in presenza di maggior numero di tamponi – hanno visto un trend in aumento. Colpa del non rispetto delle regole? Delle vacanze all’estero? O era “prevedibile” questa nuova ondata?  

Si tratta di una fase nuova: il contagio si è spalmato nel nostro paese coinvolgendo non solo regioni del nord, come Lombardia e Veneto, ma anche Lazio, Campania, Puglia. Conseguenza sia di casi d’importazione dalle località di vacanza estive che di focolai autoctoni. L’età media si è drasticamente ridotta, da 60 a 30 anni, e la malattia è sintomatica in una minoranza di casi. Purtuttavia stanno riprendendo, da metà luglio, ricoveri in ospedale ed in terapia intensiva e, lentamente tornano a crescere i decessi. La politica di screening e di tracciamento dei contatti è in grado di rilevare oltre i 2/3 dei nuovi infetti.

Arriva l’autunno, e come sempre arriveranno influenza e malanni. E’ importante più che mai, quest’anno, vaccinarsi?  Come non cadere nel panico, e non confonderlo con il Coronavirus, quando potrebbe trattarsi dei classici mali di stagione, dal normale raffreddore e mal di gola, una tonsillite, con tosse, o bronchite, che come è noto portano febbre? 

Si è tempo di aderire convintamente alla campagna vaccinale antinfluenzale stagionale da parte degli over 65, di chi soffre di patologie croniche e di chi è impegnato in pubblici servizi. Ma l’antinfluenzale è consigliabile per tutti, non soltanto per le categorie a rischio. Prevenire l’influenza vuol dire contribuire a tenere liberi i PS e le corsie di degenza, ma anche evitare migliaia di morti. Essenziale sarà anche poter disporre di test in grado di identificare al tempo stesso influenza e covid: sono già disponibili e dovremo cominciare ad utilizzarli su piu’ larga scala

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