Dello scomposto intervento di tale Cavirani della Lega tralasciamo i gratuiti e ridicoli riferimenti alla vicenda di Montramito.  Le sue affermazioni non sono materia di politica,  ma per avvocati che stanno già valutando gli eventuali profili di diffamazione.  Così Adolfo Del Soldato Segretario dell’unione comunale di Massarosa del partito democratico risponde al commissario provinciale della Lega che ha sostenuto a mezzo stampa che nessuna azione significativa è stata messa in atto dal centro sinistra nei suoi anni di amministrazione.

Cavirani, che cerca fortuna altrove dopo le magre figure nel suo comune, probabilmente ignora di Massarosa persino la collocazione sulla carta geografica e di sicuro ignora 10 anni di politiche per le pari opportunità condotte dall’assessora Barsotti,  dalla commissione pari opportunità presieduta da Maria Vittoria Nardini e dalla presidenza del consiglio comunale.  Politiche che di sono concretizzate in servizi effettivi, come la casa rifugio, prima in Versilia e le convenzioni promosse da Massarosa verso tutti i comuni.

E in atti simbolici molteplici, dai parcheggi rosa in tutte le frazioni, alla campagna del fiocco bianco,  alla serata con le ex amministratrici del comune in occasione della Festa della Repubblica. 
Cavirani inoltre ignora che le polemiche di questi giorni non riguardano la commissione,  ma il muro di gomma che l’amministrazione Coluccini oppone ad iniziative della società civile e della stessa commissione.

Se volesse fare qualcosa di utile Cavirani interverrebbe sul Sindaco per indurlo ad evitare di seminare un continuo clima di divisione e di provocazione anche su temi trasversali e che a Massarosa avevano sempre conosciuto una larga condivisione. 

La verità è che la Lega a Massarosa mostra tutti i limiti di una forza politica che senza mai essere stata presente prima in consiglio comunale si è trovata a governare in comune senza classe dirigente,  con un sindaco di cui era nota l’inadeguatezza.

È per questo che si alternano sconosciuti che vengono a dettar legge nella nostra terra.  Ed è facile  rilevare la crisi di un partito che ha perso in faide interne metà del gruppo consiliare e non riesce a trovare figure policamente adeguate perfino per la commissione pari opportunità. Un partito ed una coalizione che da un anno non trovano un uomo o una donna per completare la Giunta e coprire deleghe strategiche, semplicemente  perché nessuno è disponibile ad imbarcarsi con una giunta screditata. 

Cavirani si documenti meglio prima di scrivere cose che nei toni e nei contenuti sono fotocopie delle veline ormai inconfondibili di un’amministrazione incapace di contenuti positivi.

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