Realizzazione di un percorso sensoriale per disabili a Sant’Anna di Stazzema

 È in fase di aggiudicazione un nuovo ed importante progetto che prevede un miglioramento, materiale e immateriale, del Parco nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema. Oggetto del finanziamento ottenuto dall’amministrazione comunale di Stazzema e del sindaco che è anche presidente dell’Istituzione Parco nazionale della Pace, Maurizio Verona, ci sono risorse per 495mila euro intercettate da un bando del Pnrr. Riguardano la rimozione delle barriere fisiche e cognitive per la fruibilità e un più ampio accesso al Museo storico della Resistenza. Si tratterà di realizzare un percorso per portatori di handicap dalla piazza Anna Pardini fino al museo che custodisce la storia della strage di Sant’Anna di Stazzema, luogo che oggi è anche insignito del Marchio del patrimonio Europeo. Intanto a fine luglio si sono conclusi I lavori di ristrutturazione del tetto, con una nuova copertura, guaina impermeabilizzante e parti in rame, per un valore di 90mila euro.

«I nostri investimenti – spiega il sindaco del Comune di Stazzema Maurizio Verona – sulla storia di Sant’Anna di Stazzema, sui valori che sono nati in questo luogo della memoria e sono fondativi della nostra democrazia e dell’Europa, e sulla formazione e divulgazione che quotidianamente ci impegniamo a svolgere qui, hanno bisogno di risorse umane, culturali e quindi immateriali, ma anche di risorse materiali intese come servizi per svolgere queste attività qui nel migliore dei modi. In questo caso siamo stati bravi a cogliere, ancora una volta, l’opportunità dei fondi del Pnrr. Questi interventi ci consentiranno di dare una maggiore fruibilità, anche ai portatori di handicap, e usufruendo delle nuove tecnologie, al Museo storico della Resistenza di Sant’Anna di Stazzema, ma anche di valorizzare l’area pubblica fra quest’ultimo edificio e piazza Anna Pardini, così da iniziare anche a creare un collegamento fra le due strutture principali del Parco nazionale della Pace di Sant’Anna. Un altro importante progetto a cui sto lavorando riguarda l’accoglienza, intesa come una ricettività diffusa nel borgo martire, così da poter ospitare i giovani studenti qui nel Parco della Pace per più giorni, ed estendere così la loro permanenza per una migliore conoscenza e un miglior approfondimento dei fatti e della didattica che vi organizziamo. Penso ad esempio alla Masterclass Progettare la memoria o al Campo della pace italo tedesco».

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