
VIAREGGIO. Un fanciullo, che attende ancora di sapere cosa sarà del suo futuro. Il Viareggio, dopo qualche sbandata, si prepara al derby di sabato (2 febbraio) con l’obbligo di centrare i tre punti. E anche il capitano delle zebre, Lorenzo Fiale, non lo nasconde: “Sarà una gara fondamentale, al termine della quale sapremo quello che vogliamo fare da grandi: se vinciamo possiamo salire nelle zone alte, se pareggiamo rimaniamo in un limbo e se perdiamo rischiamo di essere raggiunti. Noi dobbiamo guardare per partita, alle trasferte di Latina e Catanzaro ci penseremo poi. Chi sarà chiamato in causa darà il massimo. Il mister era arrabbiato, come giusto che fosse. Lui pretende molto e noi dobbiamo solo dargli retta e seguirlo il più possibile”.
Un ritorno in campo, quello di Fiale, dopo poco meno di due mesi: “Ero contentissimo, perché giocare nel Viareggio è un po’ la mia vita. Ho le spalle grosse e vado avanti, nonostante contro il Pisa non sia andata bene. La società ha fatto esperienza, imparando da errori e cose positive degli ultimi anni. L’ambiente è cresciuto, ma questo è il campionato più difficile dei quattro disputati in Prima Divisione. Tutto dipende da noi: se teniamo i ritmi alti gli altri non ci vengono dietro, anche perché riusciamo a dare qualità alle nostre giocate, quando però giochiamo a ritmi bassi andiamo in difficoltà”.