QUERCETA. Le lavoratrici e i lavoratori della Finder Pompe Spa, stabilimento Cerpelli-Querceta acquisito dalla PSG, (Pump Solutions Group), controllata della multinazionale statunitense Dover Corporation, si sono riuniti in assemblea il 17 aprile scorso per discutere del mancato rispetto degli accordi sottoscritti da parte dell’azienda su alcuni temi rilevanti.

“Malgrado le numerose richieste di incontro avanzate dai rappresentanti dei lavoratori, l’azienda non è stata in grado, nel corso dei mesi, di dare risposte soddisfacenti e perciò l’assemblea ha deciso a maggioranza di proclamare lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari”, scrivono le Rsu in una nota.

“Vi sono molte questioni aperte per le quali è doveroso ricercare un’armonizzazione e un giusto equilibrio, tra le quali l’avvio di un corretto sistema delle relazioni industriali, il diritto al riconoscimento dell’applicazione del medesimo contratto a tutti i dipendenti, i temi della formazione professionale, dei riconoscimenti e delle qualifiche, i protocolli di valutazione del rischio da stress correlato, l’attuazione delle norme di sicurezza.

“Cogliendo l’insorgere di un malessere diffuso fra i dipendenti, abbiamo più volte sollecitato l’azienda ad iniziare un confronto serio, sia attraverso contatti formali sia informali, ma in quei pochi incontri svolti l’azienda non è stata in grado di prendere di petto le questioni poste, per tentare almeno una mediazione.

Non ci sono state risposte sull’assunzione promessa ai lavoratori interinali, alcuni dei quali da anni svolgono un proficuo lavoro all’interno dello stabilimento versiliese e non è stato ancora corrisposto il riconoscimento economico stabilito di comune accordo nel 2013, per l’impegno dei lavoratori dell’ufficio tecnico nei weekend del periodo pre-natalizio e delle festività.

“Questo modo di rimandare continuamente i problemi crediamo sia alla base della fuga delle risorse umane, in particolare proprio dall’ufficio tecnico della sede centrale di Merate (Lecco), dove quattro persone si sono dimesse nel giro di poco tempo, preferendo scommettere su altre esperienze invece che rimanere alla Finder.

“I dirigenti aziendali a tutti i livelli – Finder Pompe, PSG e Dover – hanno propagandato la parola data, gli accordi sottoscritti, la disponibilità al dialogo e al confronto, come principi etici a cui attenersi e sui quali fondare il sistema delle relazioni industriali. Purtroppo, nella pratica, questi principi vengono invece contraddetti.

“A fronte dell’ennesima delusione e in mancanza di risposte concrete, le lavoratrici e i lavoratori della Finder Pompe spa dello stabilimento Cerpelli di Querceta, non potendo accettare ulteriori unilaterali interpretazioni degli accordi e i continui rinvii dei tavoli di confronto, dichiarano lo stato di agitazione e si vedono costretti ad indire azioni concrete a sostegno delle proprie ragioni, proclamando l’immediato sciopero totale degli straordinari”.

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ultimo aggiornamento: 23-04-2014


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