Forte dei Marmi ha risposto numerosa all’evento organizzato questa mattina, sabato 4 febbraio alla Mutuo Soccorso, dal titolo”Sicurezza sul territorio e riflessi sul Turismo”. Un tema molto a cuore dei cittadini, e tra i punti fondamentali del programma elettorale di Bruno Murzi, candidato Sindaco alle prossime amministrative per Noi del Forte; tanto caro a Murzi che per svilupparlo nella sua complessità e articolazione ha chiamato nomi di rilievo, esperienza, noti nel panorama italiano,come relatori: Aldo Giubilaro, procuratore capo di Massa, Paolo Corchia, vice presidente Federalberghi Italia e presidente toscano, Antonio Dulvi Corcione, Dirigente della Squadra Mobile di Massa Carrara e vice Questore, Giuseppe Munzone, esperto di Street Control. Un contributo diversificato dalle esperienze e professionalità degli ospiti, intervistati da Enrico Salvadori, caposervizio de La Nazione, ma da cui sono emerse molti elementi comuni: la necessità di trasformare la competenza tecnica in materia di Sicurezza in politica di azione, la collaborazione dei cittadini con le forze dell’ordine e un bisogno di ritorno alla cultura del senso civico.

 Aldo Giubilaro, nel suo intervento iniziale, sottolineando la situazione di scarsezza di risorse umane in cui versano le nostre forze dell’ordine, è partito dal concetto di libertà, spesso mal interpretata nel nostro Paese: “Non bisogna mai dimenticare che il concetto di libertà non deve mai sconfinare, ma passare per il rispetto altrui. Il problema della sicurezza fa capo a certi valori che la nostra cultura oggi non ha, non va consentito tutto. A livello locale  è fondamentale il controllo del territorio e per farlo è giusto mettere in campo tutte le forze e le strumentazioni possibili. Sono favorevole alle telecamere e le trovo indispensabili, anche se rappresentano la nostra capacità di comportarci civilmente, la caduta della nostra etica morale”.

Paolo Corchia ha esordito analizzando il particolare momento storico in cui ci troviamo: “Una situazione in cui esiste un forte scollamento tra libertà e sicurezza, purtroppo siamo all’emergenza e non alla prevenzione. Ci sono tre emergenze concentriche in particolare: l’ondata migratoria senza precedenti, in cui non riusciamo a trovare un modo per distinguere un profugo da un clandestino (“il rispetto della legge non è di destra né di sinistra, se non sei in regola te ne devi andare”), il terrorismo e la crisi economica finanziaria più devastante negli ultimi 150 anni. Tutto questo ha un riflesso congiunto sulla sicurezza del cittadino.

A Forte dei Marmi, esiste un legame straordinario tra la sicurezza e l’attrattività turistica. Per sicurezza intendo il rispetto ambientale, il decorso urbano e sanità. Il territorio può essere definito sicuro se tutti gli aspetti sono soddisfatti, non solo deve essere garantita sia la sicurezza oggettiva che soggettiva. Numerosi studi hanno documentato come esista lo scollamento tra il rischio grave e la percezione della sicurezza. Chi avrà l’onere di governare questo paese dovrà usare tutte le risorse possibile per la sicurezza”. Corchia ha proseguito evidenziando le criticità di Forte dei Marmi, invocando azioni preventive e repressive e un legame sociale che aiuti le forze dell’ordine. “Penso all’esigenza di un monitoraggio notturno delle nostre strade e abitazioni, spesso in balia, soprattutto davanti alle discoteche, di balordi o ragazzi in stato di ubriachezza. Ma non voglio sottovalutare anche l’attenzione all’aspetto ambientale, l’erosione, l’inquinamento del mare; o a quello del decoro urbano (perché nella zona pedonale ci sono ancora marciapiedi altri 30 centimetri?  La necessità di mettere in sicurezza le piste ciclabili)”. Corchia ha concluso puntando sull’identità: “Questo è un paese in cui nel corso del ‘900 è stata scritta la storia della cultura, della moda della balenearità. Noi cittadini ci dobbiamo sentire responsabili di questa bellezza e della sua tutela.

Antonio Dulvi Corcione: “Il problema di sicurezza e turismo attiene strettamente alla crescita di una società ma non può essere scisso dal principio della sicurezza partecipata, le forze dell’ordine insieme ai cittadini devono garantire la sicurezza. Il problema prima ancora che giuridico è di educazione civica;  oggi stanno nascendo dei comitati spontanei sulla sicurezza, che vengono avvallate dalle forze dell’ordine, tipo il controllo di vicinato, ed è un segnale che ci stiamo indirizzando verso una sicurezza partecipata”.

Al termine dell’evento, nel suo svolgimento tecnico, Bruno Murzi ha fatto un intervento politico: “La sicurezza è un diritto del cittadino ed è un dovere innanzitutto dello Stato garantirlo. Comunque il Sindaco di un’amministrazione ha comunque una responsabilità importante e non può sottrarsi all’attenzione su questo argomento. Non crediamo nella sicurezza fai da te, ad esempio le ronde ma in una partecipata, cioè quella in cui Il cittadino collabora con le forze dell’ordine informandola su tutto quello che accede- Non si fa sicurezza con le parole, ma ci vogliono  investimenti finanziari e questi vanno messi in bilancio. Le risorse economiche devono essere dedicate e noi abbiamo intenzione di partire proprio da questo creando dei fondi specifici destinati alla Sicurezza. Il nostro obiettivo principale è quello di incrementare il numero degli agenti municipale ma se ciò non sarà possibile a causa del patto di stabilità, punteremo su progetti obiettivo che possono essere programmati in qualsiasi amministrazione pubblica in accordo con le organizzazioni sindacali e punteremo anche sugli accordi con gli istituti di guardie giurate che non hanno compiti della polizia municipale, ma girano, controllano e possono presidiare il territorio.  Pensiamo a ventiquattro  uomini ogni giorno in stagione estiva e abbiamo valutato una spesa di circa  200 mila euro, una cifra certamente sostenibile per l’Amministrazione di Forte dei Marmi. Per quanto riguarda gli impianti di video sorveglianza, attualmente ci sono 14 telecamere,  impiantate nel 2009, noi vorremmo portarle a 50, in modo da coprire più strade,  le scuole, gli ingressi della città. Anche per questo ci siamo fatti fare dei preventivi che dovrebbero aggirarsi sui 150mila euro, telecamere ovviamente collegate ad una centrale operativa. E’ inutile che qualcuno ci venga a raccontare che vuole fare sicurezza senza fare investimenti. Un paese che è sicuro, in cui si vive bene è già una forma di investimento e negli ultimi dieci anni niente è stato fatto in questo senso. Per quanto concerne l’abusivismo, incrementeremo il controllo, e la parola d’ordine sarà che non potrà essere appoggiato un  telo né la merce da vendere da nessuno di qualunque nazionalità esso sia. Il fenomeno andava interdetto al suo inizio, ma noi ce la metteremo tutta fidando nella collaborazione delle categorie economiche per la creazione di specifici progetti”.

E’ possibile rivedere gli interventi dell’evento collegandosi alla pagina FB Noidelforte per Bruno Murzi Sindaco. 

foto pubblico evento sicurezza

 

 

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Forte dei Marmi sicurezza turismo

ultimo aggiornamento: 04-02-2017


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